La nebulosa catturata dal Wfi (Wide field imager) all'osservatorio di La Silla, in Cile, si chiama NGC 2264. Sono molto più poetici e immaginifici i nomignoli dati ad alcune parti di essa: per esempio verso sinistra si vede chiaramente la nebulosa Cono, una zona d'ombra scura dove densi strati di polvere assorbono la luce delle stelle giovani. Ma ancora più evocativo è il nome della nebulosa che occupa la parte centrale dell'immagine: la nebulosa Albero di Natale. L'albero in realtà si vede bene ruotando l'immagine di 90°: un bel pino con tanti rami pieno di palline colorate. L'immagine è stata ottenuta sommando quattro filtri diversi: blu, verde, rosso e la banda dell'emissione di una riga molto importante dell'idrogeno nota come Hα. \[E = mc^2\]
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lunedì 23 dicembre 2019
Equivalenza massa-energia
Avendo completamente dimenticato anche il mese di dicembre, ho deciso di slittare l'immagine relativa al mese alla settimana natalizia. Sempre dalla mostra Da zero a infinito, arriva l'equivalenza massa-energia insieme con una splendida immagine della Nebulosa Cono (e per puro spirito di completezza, eccovi il calendario di dicembre):
sabato 14 dicembre 2019
Plutone e Caronte
In questo periodo, su Edu INAF, è in corso di pubblicazione un calendario dell'avvento astronomico. Oggi è uscita la scheda dedicata a Pultone e Caronte, che però è arrivata un po' in ritardo, così avevo preparato una scheda di backup nel caso non fosse proprio arrivata. Visto che, dopo il lavoro fatto, non mi andava di vederla sparire completamente, la pubblico qui su SciBack:
Plutone è un corpo celeste transnettuniano appartenente alla fascia di Kuiper, sebbene per una piccola percentuale del suo moto intorno al Sole si ritrova tra Nettuno e il Sole stesso. Per diverso tempo venne considerato come il nono pianeta del Sistema Solare, ma quando sul finire degli anni Novanta del XX secolo si scoprì che non era l'oggetto più grande della fascia di Kuiper, molti astronomi iniziarono a chiederne l'esclusione dalla lista dei pianeti. La discussione proseguì fino al 2006 quando, a seguito della nuova definizione di pianeta fornita dall'Unione Astronomica Internazionale, Plutone venne classificato come pianeta nano. D'altra parte le sue dimensioni sono inferiori persino della Luna, il nostro satellite.
Il nome del pianeta, invece, viene dal dio degli inferi, mentre il suo satellite più grande e più noto, Caronte, prende il nome dal traghettatore che accompagnava le anime dei defunti attraverso il fiume Stige, fino al regno degli inferi. La storia della sua scoperta è particolarmente interessante e lega il suo destino anche a un famoso scrittore horror. Il 16 luglio del 1906, infatti, venne pubblicata sulla rivista Scientific American una lettera in cui il suo firmatario giungeva alla conclusione dell'esistenza di un pianeta trans-nettuniano. Tale conclusione era suffragata dall'osservazione di un certo numero di comete che forse aveva egli stesso osservato presso il Ladd Observatory. Il firmatario era Howard Phillips Lovecraft.
Plutone è un corpo celeste transnettuniano appartenente alla fascia di Kuiper, sebbene per una piccola percentuale del suo moto intorno al Sole si ritrova tra Nettuno e il Sole stesso. Per diverso tempo venne considerato come il nono pianeta del Sistema Solare, ma quando sul finire degli anni Novanta del XX secolo si scoprì che non era l'oggetto più grande della fascia di Kuiper, molti astronomi iniziarono a chiederne l'esclusione dalla lista dei pianeti. La discussione proseguì fino al 2006 quando, a seguito della nuova definizione di pianeta fornita dall'Unione Astronomica Internazionale, Plutone venne classificato come pianeta nano. D'altra parte le sue dimensioni sono inferiori persino della Luna, il nostro satellite.
Il nome del pianeta, invece, viene dal dio degli inferi, mentre il suo satellite più grande e più noto, Caronte, prende il nome dal traghettatore che accompagnava le anime dei defunti attraverso il fiume Stige, fino al regno degli inferi. La storia della sua scoperta è particolarmente interessante e lega il suo destino anche a un famoso scrittore horror. Il 16 luglio del 1906, infatti, venne pubblicata sulla rivista Scientific American una lettera in cui il suo firmatario giungeva alla conclusione dell'esistenza di un pianeta trans-nettuniano. Tale conclusione era suffragata dall'osservazione di un certo numero di comete che forse aveva egli stesso osservato presso il Ladd Observatory. Il firmatario era Howard Phillips Lovecraft.
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