Raccontare il Nobel per la pace 2016 non è certo un'impresa semplice, essendo legata alla storia degli ultimi 50 anni della Colombia. Il premio, infatti, è stato assegnato a Juan Manuel Santos, attuale presidente della Colombia, che il 25 agosto del 2016 ha stipulato un accordo di pace con le FARC, le Forze Armate Rivoluzionare della Colombia (Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia).
Nate nel 1964 a seguito di un'operazione militare dello stato colombiano, appoggiata dagli Stati Uniti, per reprimere i movimenti agricoli di autogoverno nelle regioni di Tolima e Huila, continuarono la lotta armata contro lo stato fino a quest'anno, con l'unica eccezione del 1984. In quell'anno, a fronte di accordi firmati con l'allora presidente Belisario Betancur Cuartas, provarono a entrare nell'arena politica insieme con altri movimenti civici colombiani nel partito dell'Unión Patriottica. Negli anni successivi i componenti del partito vennero uccisi, convincendo le FARC a ritornare alla lotta armata, che potrebbe essere giunta al termine grazie all'azione di Santos.
Si spera che questa azione non venga vanificata nei prossimi anni, anche a fronte della bocciatura degli accordi nel recente referendum del 2 ottobre 2016.
Ovviamente mi scuso per l'estrema sintesi del racconto, ma per iniziare a farsi un'idea potete consultare la pagina wiki dedicata alle FARC.
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venerdì 7 ottobre 2016
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