E' una sorta di paralipomeno alla Guida galattica per autostoppisti di Douglas Adams, Seconda stella a destra di Andrea Bernagozzi e Davide Cenadelli, giunti nella Cupola Fiore dell'Osservatorio di Brera per presentare il loro libro.
La loro presentazione è anche semplice e brillante: i due, in una sorta di gioco delle parti che ricorda a tratti quello di Antonello Dose e Marco Presta (quelli del Coniglio), descrivono i contenuti del libro, una semplice guida scritta per i turisti del 12009 che, provenienti dalle colonie lontane dal sistema solare e desiderosi di arrivare lì dove sono le loro origini, giungono per prima volta nei pressi della Terra. In questo gioco con il pubblico si cala perfettamente Cenadelli, mentre alcune delle affermazioni più serie (non me ne voglia quest'ultimo) provengono da Bernagozzi, come ad esempio i chiarimenti sulle splendide immagini che arricchiscono il libro, e che vengono proiettate sullo schermo alle spalle dei due autori.
Queste, accreditare tutte nelle pagine conclusive del libro, provengono dai siti dei principali enti di ricerca astronomica internazionali, come l'Esa o la Nasa. Queste immagini, che vanno necessariamente e doverosamente accreditate, sono rese pubblicamente disponibili, come molti dei dati che poi verranno elaborati dagli astronomi. Tutte queste informazioni è
importante che siano pubblicamente disponibili(1), perché i risultati ottenuti da queste grandi collaborazioni sono pagati con i soldi delle tasse di tutti i cittadini, e quindi è importante che i risultati, tra cui le foto astronomiche, ritornino disponibili a tutti i contribuenti. Ovviamente i due astronomi hanno comunicato ai vari enti l'uso a scopi commerciali delle loro immagini, e gli enti sono stati ben contenti dell'informazione, e anzi sembra che abbiano suggerito anche le immagini da utilizzare.
Alle immagini è legata anche un'interessante curiosità: la stesura del testo è venuta dopo la scelta delle immagini da utilizzare. In pratica il testo che è giunto tra gli scaffali delle librerie è solo l'ultimo passaggio del processo creativo. Il primo, invece, viene dall'editore, la Sironi, che in pratica, dopo aver contattato i due autori per proporre loro di scrivere un libro di divulgazione astronomica, ma con un taglio giocoso, di tipo fantascientifico, hanno anche imposto il titolo. Secondo alcune recenti ricerche di marketing, infatti, un libro con un titolo che richiama ad una canzone di successo, vende di più.
Peccato che il titolo scelto sia stato recentemente inflazionato: una delle persone intervenute all'incontro ha, infatti, trovato difficoltà a capire quale recensione ha recentemente letto sulla rete. Infatti, da pochi mesi, è uscito un secondo Seconda stella a destra, dell'amico Amedeo Balbi, per la De Agostini. Anche in questo caso il titolo è stato imposto all'autore dall'editore, ma come ha detto Andrea Bernagozzi, non ci voleva molto per capire, con una ricerca su Google, che c'era già in giro un altro libro con questo titolo.
A parte questa piccola polemica, Bernagozzi comunque è contento della vicenda per molti motivi, soprattutto per aver conosciuto Amedeo, una conoscenza da cui spera potrà nascere una collaborazione futura nell'ambito della divulgazione e della comunicazione scientifica.
Nel complesso un incontro bello, divertente, ricco di aneddoti e curiosità (i nomi dei personaggi citati, ad esempio, nascondono le identità delle persone reali che i due ricercatori hanno conosciuto nella loro carriera scientifica, o ancora l'uso del letame per accelerare il terraforming di Marte è ispirato al suo uso intensivo nelle campagne circostanti all'Osservatorio della Valle d'Aosta) che ha sicuramente fatto divertire e passare diversamente un'ora ai milanesi intervenuti alla presentazione (e che alla fine sono andati a farsi firmare le loro brave copie del libro).
E' stato ricordato anche Paolo Nespoli, in procinto di partire proprio quel giorno, dopo circa un'ora dalla fine dell'incontro. Per i dettagli della missione, date un'occhiata a La nuova era.
(1) Lo stesso criterio dovrebbe essere portato avanti anche per le riviste referate, in modo tale che coloro che sono competenti nella materia possano comprendere al meglio il succo di una data ricerca e spiegarlo nel modo migliore possibile al pubblico di non esperti, ed anche eventualmente criticare alcuni passaggi non chiari.
Stomachion
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venerdì 17 dicembre 2010
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