Questa immagine variopinta mostra il dato spettrale ottenuto durante la "prima luce" dello strumento Espresso (Echelle SPectrograph for Rocky Exoplanets and Stable Spectroscopic Observations o Spettrografo echelle per osservazioni di esopianeti rocciosi e spettroscopia ad alta precisione, uno strumento realizzato con un contribuito significativo degli osservatori dell'Inaf di Brera e Trieste) installato sul Vlt (Very Large Telescope) dell'Eso in Cile. La luce di una stella è stata dispersa nei suoi colori componenti. L'immagine presentata è stata colorata per indicare visivamente come cambiano le lunghezze d'onda nell'immagine, ma questi non sarebbero gli esatti colori che si potrebbero vedere con i nostri occhi. Guardando attentamente si notano molte righe spettrali scure negli spettri della stella, così come la serie di doppi punti luminosi dovuti a una sorgente luminosa di calibrazione. Le bande scure nel mezzo invece sono il risultato di come sono ottenuti i dati e non sono reali.
\[\alpha = \frac{e^2}{\hbar \cdot c}\]
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