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mercoledì 16 settembre 2009

Il flipper magnetico

Ricercatori francesi hanno sviluppato un nuovo modello che descrive il campo magnetico terrestre che include una spiegazione semplice sui suoi molteplici cambiamenti di direzione nel corso della storia terrestre.
Molti geofisici sono d'accordo con il fatto che la principale componente del campo magnetico terrestre è generata da correnti di convezione nel ferro fuso del nucleo planetario. Questo campo di dipolo, che definisce i poli magnetici terrestri, ha cambiato polarità decine di migliaia di volte nel passato: le prove di questo fatto sono contenute all'interno delle rocce, dove le precedenti configurazioni magnetiche si sono in un certo senso congelate come i fossili antichi.
Varie teorie hanno provato a speigare il meccanismo di inversione ma generalmente presentano un alto grado di complessità: le variabili casuali nel flusso del liquido nucleare terrestre sono gli interruttori principali del meccanismo.
Ora François Pétrélis e colleghi della École Normale Supérieure e dell'Institut de Physique du Globe, concentrandosi solo sull'interazione tra il dipolo e il quadrupolo del campo, sono riusciti a semplificare il problema descrivendo il campo terrestre con un insieme di equazioni di base, semplici, che mostrano un forte accordo con le predizioni dei modelli più complicati.
Stiamo proponendo che l'inversione è il risultato della competizione tra il modo dipolare e un secondo, instabile, modo dinamico
ha detto Pétrélis.
Un'inversione del campo geomagnetico avviene approssimativamente ogni 10000 anni, un periodo molto breve su scale temporali geologiche, durante il quale il campo diminuisce di un 10% circa. Nei precedenti modelli, le fluttuazioni nel flusso del ferro fuso spengono la componente principale del dipolo e lo rigenerano con polarità opposta.
In questo nuovo modello, non è il flusso turbolendo ma un secondo campo detto di quadrupolo che guida l'inversione. Portando allo spostamento dei poli, il dipolo si riduce in intensità mentre il quadrupolo cresce in forza. Non appena la componente del dipolo si avvicina a zero ricomincia a crescere nuovamente, mentre il quadrupolo diminuisce in forza.
Secondo Ulrich Christensen, geofisico del Max Plank Institute for solar System Research in Germania, questo studio, come molti altri, cerca di sostituire sistemi molto complicati con insiemi di equazioni a basse dimensioni e molto semplici.
Comunque, giusto per tranquillizzare i lettori, secondo Pétrélis le attuali misure sul campo magnetico terrestre suggeriscono che non ci saranno a breve inversioni polari.
(da Multipolar dance could flip Earth’s magnetic field)

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