Ieri sarebbe stato un gran giorno per la missione ExoMars: il Trace Gas Orbiter e il lander Schiaparelli sono arrivati nei pressi di Marte e mentre il lander, staccatosi dall'orbiter, iniziava la discesa verso il suolo marziano, il TGO si sarebbe dovuto sistemare in orbita intorno al pianeta rosso. Dai dati raccolti durante queste operazioni si sa che: il TGO ha completato le sue operazioni in maniera corretta, mentre il lander si è staccato senza problemi atterrando su Marte. L'unico punto oscuro è che Schiaparelli non sta inviando alcun feedback di ritorno quindi o gli strumenti di comunicazinne si sono rotti o, più semplicemente, il lander si è schiantato.
Chissà se e quando si avrà una qualche certezza.
Leggi su Esa, The Guardian, Mirror
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giovedì 20 ottobre 2016
giovedì 13 ottobre 2016
Nobel 2016: letteratura
Oserei dire che il Premio Nobel per la letteratura del 2016 è epocale! E' stato, infatti, assegnato (come ormai saprete da un po'), a Bob Dylan, probabilmente uno dei più grandi cantautori degli Stati Uniti (se non del mondo).
La motivazione è semplice, e forse anche leggermente incompleta:
Non dimentichiamo, poi, che è il primo vincotore del Nobel ad avere vinto anche un Oscar!
Vi lascio con una delle mie canzoni preferite del suo vasto repertorio, non soltanto musicalmente, ma soprattutto perché ne rappresenta anche l'impegno civile:
La motivazione è semplice, e forse anche leggermente incompleta:
per aver creato nuove espressioni poetiche all'interno della grande tradizione della canzone americanaTra le curiosità diffuse dall'account twitter del Nobel c'è il titolo di un articolo che contiene una citazione a una sua canzone: Nitric oxide and inflammation: The answer is blowing in the wind (sci-hub). Altre ne trovate sul Guardian.
Non dimentichiamo, poi, che è il primo vincotore del Nobel ad avere vinto anche un Oscar!
Vi lascio con una delle mie canzoni preferite del suo vasto repertorio, non soltanto musicalmente, ma soprattutto perché ne rappresenta anche l'impegno civile:
martedì 11 ottobre 2016
Ig Nobel 2016
In attesa dell'annuncio del Premio Nobel per la letteratura 2016, diamo un0occhiata (con colpevole ritardo!) ad alcuni degli Ig Nobel 2016, iniziando da uno di (abbastanza) stretta attualità, quello per la chimica alla Volkswagen
Il resto sulla pagina dei premiati.
per aver risolto il problema delle eccessive emissioni inquinanti delle automobili grazie a minori emissioni prodotte automaticamente ed elettromeccanicamente ogni volta che le vetture sono in fase di test.Il premio per la fisica va, invece, a Gábor Horváth, Miklós Blahó, György Kriska, Ramón Hegedüs, Balázs Gerics, Róbert Farkas, Susanne Åkesson, Péter Malik, e Hansruedi Wildermuth
per aver scoperto perché i cavalli dalla criniera bianca sono a prova di tafano e per aver scoperto perché le libellule sono fatalmente attratte dalle pietre tombali nere.Dettagli su:
- Gábor Horváth, Miklós Blahó, György Kriska, Ramón Hegedüs, Balázs Gerics, Róbert Farkas, Susanne Åkesson. An Unexpected Advantage of Whiteness in Horses: The Most Horsefly-Proof Horse Has a Depolarizing White Coat, Proceedings of the Royal Society B, vol. 277 no. 1688, pp. June 2010, pp. 1643-1650.
- Gábor Horváth, Péter Malik, György Kriska, Hansruedi Wildermuth. Ecological Traps for Dragonflies in a Cemetery: The Attraction of Sympetrum species (Odonata: Libellulidae) by Horizontally Polarizing Black Grave-Stones, Freshwater Biology, vol. 52, vol. 9, September 2007, pp. 1700–9.
per aver valutato la personalità percepita delle rocce dalla prospettiva delle vendite e del marketing.Divertente il premio per la letteratura a Fredrik Sjöberg per i tre volumi autobiografici in cui racconta della sua collezione di mosche che sono morte, e di mosche che non sono morte!
Il resto sulla pagina dei premiati.
lunedì 10 ottobre 2016
Nobel 2016: economia
Non conoscevo l'esistenza della teoria dei contratti (o teoria economica del contratto) fino all'assegnazione del Premio Nobel 2016 per l'economia (come ricordato più volte, questo premio è stato istituito dalla banca svedese, mancando nella lista originale redatta da Alfred Nobel). Il premio, quest'anno, è infatti andato a Oliver Hart e Bengt Holmström proprio per i loro contributi nella materia.
in particolare, come potete trovare nelle informazioni distribuite a corredo con il comitato stampa (pdf), la teoria dei contratti prova a rispondere ad alcune domande interessanti:
Una posizione di questo genere viene approfondita nell'articolo Multitask Principal-Agent Analyses: Incentive Contracts, Asset Ownership, and Job Design (pdf).
in particolare, come potete trovare nelle informazioni distribuite a corredo con il comitato stampa (pdf), la teoria dei contratti prova a rispondere ad alcune domande interessanti:
Dovrebbero i fornitori di servizi pubblici, come scuole, ospedali o prigioni, essere pubblici o privati? Insegnanti, operatori sanitari, guardie carcerarie dovrebbero essere pagate con un salario fisso o in funzione delle loro pestazioni? Fino a che punto i manager dovrebbero essere pagati attraverso bonus o stock options?In particolare sul salario degli insegnanti, argomento che è stato uno dei punti centrali delle recenti discusioni in Italia, Holmström punta sul salario fisso: se ad esempio si volesse pagare l'insegnante in fuzione dei risultati degli studenti ai test, questi spenderebbe la maggior parte del tempo della lezione per una migliore preparazione ai test e troppo poco tempo per l'insegnamento vero e proprio, tra cui capacità come la creatività e il pensiero indipendente.
Una posizione di questo genere viene approfondita nell'articolo Multitask Principal-Agent Analyses: Incentive Contracts, Asset Ownership, and Job Design (pdf).
venerdì 7 ottobre 2016
Nobel 2016: pace
Raccontare il Nobel per la pace 2016 non è certo un'impresa semplice, essendo legata alla storia degli ultimi 50 anni della Colombia. Il premio, infatti, è stato assegnato a Juan Manuel Santos, attuale presidente della Colombia, che il 25 agosto del 2016 ha stipulato un accordo di pace con le FARC, le Forze Armate Rivoluzionare della Colombia (Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia).
Nate nel 1964 a seguito di un'operazione militare dello stato colombiano, appoggiata dagli Stati Uniti, per reprimere i movimenti agricoli di autogoverno nelle regioni di Tolima e Huila, continuarono la lotta armata contro lo stato fino a quest'anno, con l'unica eccezione del 1984. In quell'anno, a fronte di accordi firmati con l'allora presidente Belisario Betancur Cuartas, provarono a entrare nell'arena politica insieme con altri movimenti civici colombiani nel partito dell'Unión Patriottica. Negli anni successivi i componenti del partito vennero uccisi, convincendo le FARC a ritornare alla lotta armata, che potrebbe essere giunta al termine grazie all'azione di Santos.
Si spera che questa azione non venga vanificata nei prossimi anni, anche a fronte della bocciatura degli accordi nel recente referendum del 2 ottobre 2016.
Ovviamente mi scuso per l'estrema sintesi del racconto, ma per iniziare a farsi un'idea potete consultare la pagina wiki dedicata alle FARC.
Nate nel 1964 a seguito di un'operazione militare dello stato colombiano, appoggiata dagli Stati Uniti, per reprimere i movimenti agricoli di autogoverno nelle regioni di Tolima e Huila, continuarono la lotta armata contro lo stato fino a quest'anno, con l'unica eccezione del 1984. In quell'anno, a fronte di accordi firmati con l'allora presidente Belisario Betancur Cuartas, provarono a entrare nell'arena politica insieme con altri movimenti civici colombiani nel partito dell'Unión Patriottica. Negli anni successivi i componenti del partito vennero uccisi, convincendo le FARC a ritornare alla lotta armata, che potrebbe essere giunta al termine grazie all'azione di Santos.
Si spera che questa azione non venga vanificata nei prossimi anni, anche a fronte della bocciatura degli accordi nel recente referendum del 2 ottobre 2016.
Ovviamente mi scuso per l'estrema sintesi del racconto, ma per iniziare a farsi un'idea potete consultare la pagina wiki dedicata alle FARC.
mercoledì 5 ottobre 2016
Nobel 2016: chimica
Il Premio Nobel 2016 per la chimica è stato assegnato a Jean-Pierre Sauvage, Fraser Stoddart e Bernard Feringa per la progettazione e la sintesi delle macchine molecolari.
Due esempi di macchine molecolari sono due famosi esperimenti mentali: il diavoleto di Maxwell e il nottolino di Feynman-Smoluchowski o nottolino browniano.
Il diavoletto di Maxwell è un piccolo demonietto che, utilizzando un'apposita apertura, dovrebbe separare le molecole di due differenti gas (o di temperatura differente). Il nottolino browniano, proposto da Marian Smoluchowski nel 1912, è un meccanismo piccolissimo in grado di produrre una sorta di moto perpetuo, venne successivamente esaminato da Richard Feynman nel 1964, che ne mostrò l'infattibilità. Peraltro lo stesso Feynman è nume tutelare proprio delle ricerche sulle macchine molecolari, grazie alla famosa conferenza There's plenty of room at the bottom del 1959.
La fattibilità delle idee di miniaturizzazione di Feynman iniziò a concretizzarsi proprio grazie ai premiati: nel 1983 grazie al gruppo guidato da Sauvage; nel 1991 grazie a Stoddart; e quindi nel 1999 grazie a Feringa con il suo rotore molecolare. E' interessante osservare come nei lavori del 1983 e del 1991 la topologia continua a giocare un ruolo fondamentale, proprio come nelle ricerche del Nobel per la fisica.
Si potrebbe dire, senza sbagliare, che il vero vincitore dei Nobel scientifici 2016 non è uno scienziato, ma una disciplina: la topologia!
Due esempi di macchine molecolari sono due famosi esperimenti mentali: il diavoleto di Maxwell e il nottolino di Feynman-Smoluchowski o nottolino browniano.
Il diavoletto di Maxwell è un piccolo demonietto che, utilizzando un'apposita apertura, dovrebbe separare le molecole di due differenti gas (o di temperatura differente). Il nottolino browniano, proposto da Marian Smoluchowski nel 1912, è un meccanismo piccolissimo in grado di produrre una sorta di moto perpetuo, venne successivamente esaminato da Richard Feynman nel 1964, che ne mostrò l'infattibilità. Peraltro lo stesso Feynman è nume tutelare proprio delle ricerche sulle macchine molecolari, grazie alla famosa conferenza There's plenty of room at the bottom del 1959.
La fattibilità delle idee di miniaturizzazione di Feynman iniziò a concretizzarsi proprio grazie ai premiati: nel 1983 grazie al gruppo guidato da Sauvage; nel 1991 grazie a Stoddart; e quindi nel 1999 grazie a Feringa con il suo rotore molecolare. E' interessante osservare come nei lavori del 1983 e del 1991 la topologia continua a giocare un ruolo fondamentale, proprio come nelle ricerche del Nobel per la fisica.
Si potrebbe dire, senza sbagliare, che il vero vincitore dei Nobel scientifici 2016 non è uno scienziato, ma una disciplina: la topologia!
martedì 4 ottobre 2016
Nobel 2016: fisica
Arriva anche l'annuncio del Premio Nobel per la fisica 2016, assegnato a David Thouless, Duncan Haldane e Michael Kosterlitz per le teorie delle transizioni di fase topologiche e le fasi topologiche della materia.
Con le transizioni di fase abbiamo a che fare più o meno tutti ogni volta che mettiamo, ad esempio, una pentola di acqua sul fuoco per preparare un piatto di pasta, o quando lasciamo un pezzo di ghiaccio a sciogliersi, magari in un bicchiere per rafferddare l'acqua in esso contenuta.
Delle particolari transizioni di fase sono quelle quantistiche, dove a entrare in gioco è soprattutto l'approccio statistico alla termodinamica. I sistemi che vengono maggiormente interessati a questo genere di transizioni sono costituiti da spin: catene o piani discreti, dove ogni punto della catena o del piano è rappresentato da un dato valore dello spin (che può essere indicato come su o giù). Una catena di spin può esere rappresentata dal così detto modello di Ising, mentre una struttura bidimensionale può essere rappresentata dal così detto modello XY.
Nel momento della transizione, il parametro d'ordine del sistema, un numero che misura l'ordine, inizia a comportarsi con un andamento esponenziale, e gli esponenti vengono chiamati esponenti critici. Una transizione di tipo quantistico è quella che trasforma un materiale ferromagnetico in uno antiferromagnetico. D'altra parte nel citato modello XY, che serve per modellizzare un piano di spin interagenti uno con l'altro, sono presenti dei vortici, peraltro piuttosto stabili, che possono essere studiati, così come gli stessi esponenti critici, con un approccio topologico.
In particolare a quest'ultimo modello si sono dedicati Thouless e Kosterlitz, che peraltro danno il nome, insieme con Vadim L'vovich Berezinskiĭ, alla particolare transizione di fase presente nei modelli XY. Haldane, invece, si è occupato delle catene di spin, che ad esempio possono essere rappresentate con il modello di Ising (o comunque con un modello di quel genere).
Dopo questa (comunque non molto) esauriente spiegazione, vorrei far notare che il racconto fatto durante il live di cosa sia la topologia viene affidato a pretzel e bagel, che sono "fondamentali" nella congettura di Poincaré!
Con le transizioni di fase abbiamo a che fare più o meno tutti ogni volta che mettiamo, ad esempio, una pentola di acqua sul fuoco per preparare un piatto di pasta, o quando lasciamo un pezzo di ghiaccio a sciogliersi, magari in un bicchiere per rafferddare l'acqua in esso contenuta.
Delle particolari transizioni di fase sono quelle quantistiche, dove a entrare in gioco è soprattutto l'approccio statistico alla termodinamica. I sistemi che vengono maggiormente interessati a questo genere di transizioni sono costituiti da spin: catene o piani discreti, dove ogni punto della catena o del piano è rappresentato da un dato valore dello spin (che può essere indicato come su o giù). Una catena di spin può esere rappresentata dal così detto modello di Ising, mentre una struttura bidimensionale può essere rappresentata dal così detto modello XY.
Nel momento della transizione, il parametro d'ordine del sistema, un numero che misura l'ordine, inizia a comportarsi con un andamento esponenziale, e gli esponenti vengono chiamati esponenti critici. Una transizione di tipo quantistico è quella che trasforma un materiale ferromagnetico in uno antiferromagnetico. D'altra parte nel citato modello XY, che serve per modellizzare un piano di spin interagenti uno con l'altro, sono presenti dei vortici, peraltro piuttosto stabili, che possono essere studiati, così come gli stessi esponenti critici, con un approccio topologico.
In particolare a quest'ultimo modello si sono dedicati Thouless e Kosterlitz, che peraltro danno il nome, insieme con Vadim L'vovich Berezinskiĭ, alla particolare transizione di fase presente nei modelli XY. Haldane, invece, si è occupato delle catene di spin, che ad esempio possono essere rappresentate con il modello di Ising (o comunque con un modello di quel genere).
Dopo questa (comunque non molto) esauriente spiegazione, vorrei far notare che il racconto fatto durante il live di cosa sia la topologia viene affidato a pretzel e bagel, che sono "fondamentali" nella congettura di Poincaré!
lunedì 3 ottobre 2016
Nobel 2016: medicina/fisiologia
E' arrivato il momento dei Premi Nobel 2016. Il primo ad essere assegnato è quello in medicina/fisiologia, andato a Yoshinori Ohsumi per la scoperta dei meccanismi legati all'autofagia(1). Questo è un meccanismo distrutivo che smonta, attraverso un processo regolare, componenti cellulari non necessari o malfunzionanti.
Tale meccanismo venne osservato per la prima volta da Keith Porter e dal suo studente Thomas Ashford del Rockefeller Institute. I risultati vennero pubblicati nel 1962 sul Journal of Cell Biology.
La maggior parte del funzionamento di tale meccanismo è stato chiarito dal gruppo di lavoro guidato proprio da Ohsumi.
Ohsumi ha utilizzato dei ceppi di lievito ingegnerizzati in cui gli autofagosomi si sono accumulati durante il digiuno. Questo accumulo non si sarebbe dovuto verificare se i geni fondamentali per l'autofagia fosse stata inattiva. Ohsumi espose le celule di lievito a una sostanza chimica che ha introdotto in modo casuale delle mutazioni in molti geni, e ha quindi indotto l'autofagia. La sua strategia funzionò: dopo un ano dalla sua scoperta dell'autofagia nel lievito, Ohsumi ha identificato i primi geni essenziali per l'autofagia. Nella successiva serie di eleganti esperimenti, le proteine codificare da questi geni erano funzionalmente caratterizzati. I risultati mostrarono che l'autofagia è controllata da una cascata di proteine e complessi proteici, di cui ognuno regola una distinta fase dell'inizazione e formazione degli autofagosomi.(1)
Articoli di Yoshinori Ohsumi:
Takeshige, K., Baba, M., Tsuboi, S., Noda, T. and Ohsumi, Y. (1992). Autophagy in yeast demonstrated with proteinase-deficient mutants and conditions for its induction. Journal of Cell Biology 119, 301-311 (sci-hub)
Tsukada, M. and Ohsumi, Y. (1993). Isolation and characterization of autophagy-defective mutants of Saccharomyces cervisiae. FEBS Letters 333, 169-174 (sci-hub)
Mizushima, N., Noda, T., Yoshimori, T., Tanaka, Y., Ishii, T., George, M.D., Klionsky, D.J., Ohsumi, M. and Ohsumi, Y. (1998). A protein conjugation system essential for autophagy. Nature 395, 395-398 (sci-hub)
Ichimura, Y., Kirisako T., Takao, T., Satomi, Y., Shimonishi, Y., Ishihara, N., Mizushima, N., Tanida, I., Kominami, E., Ohsumi, M., Noda, T. and Ohsumi, Y. (2000). A ubiquitin-like system mediates protein lipidation. Nature, 408, 488-492 (sci-hub)
P.S.: domani verrà assegnato il Nobel per la fisica. Se possibile, scriverò due righe a tal proposito più o meno alla stessa ora di oggi.
(1) da nobelprize.org
Tale meccanismo venne osservato per la prima volta da Keith Porter e dal suo studente Thomas Ashford del Rockefeller Institute. I risultati vennero pubblicati nel 1962 sul Journal of Cell Biology.
La maggior parte del funzionamento di tale meccanismo è stato chiarito dal gruppo di lavoro guidato proprio da Ohsumi.
Ohsumi ha utilizzato dei ceppi di lievito ingegnerizzati in cui gli autofagosomi si sono accumulati durante il digiuno. Questo accumulo non si sarebbe dovuto verificare se i geni fondamentali per l'autofagia fosse stata inattiva. Ohsumi espose le celule di lievito a una sostanza chimica che ha introdotto in modo casuale delle mutazioni in molti geni, e ha quindi indotto l'autofagia. La sua strategia funzionò: dopo un ano dalla sua scoperta dell'autofagia nel lievito, Ohsumi ha identificato i primi geni essenziali per l'autofagia. Nella successiva serie di eleganti esperimenti, le proteine codificare da questi geni erano funzionalmente caratterizzati. I risultati mostrarono che l'autofagia è controllata da una cascata di proteine e complessi proteici, di cui ognuno regola una distinta fase dell'inizazione e formazione degli autofagosomi.(1)
Articoli di Yoshinori Ohsumi:
Takeshige, K., Baba, M., Tsuboi, S., Noda, T. and Ohsumi, Y. (1992). Autophagy in yeast demonstrated with proteinase-deficient mutants and conditions for its induction. Journal of Cell Biology 119, 301-311 (sci-hub)
Tsukada, M. and Ohsumi, Y. (1993). Isolation and characterization of autophagy-defective mutants of Saccharomyces cervisiae. FEBS Letters 333, 169-174 (sci-hub)
Mizushima, N., Noda, T., Yoshimori, T., Tanaka, Y., Ishii, T., George, M.D., Klionsky, D.J., Ohsumi, M. and Ohsumi, Y. (1998). A protein conjugation system essential for autophagy. Nature 395, 395-398 (sci-hub)
Ichimura, Y., Kirisako T., Takao, T., Satomi, Y., Shimonishi, Y., Ishihara, N., Mizushima, N., Tanida, I., Kominami, E., Ohsumi, M., Noda, T. and Ohsumi, Y. (2000). A ubiquitin-like system mediates protein lipidation. Nature, 408, 488-492 (sci-hub)
P.S.: domani verrà assegnato il Nobel per la fisica. Se possibile, scriverò due righe a tal proposito più o meno alla stessa ora di oggi.
(1) da nobelprize.org
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