Il pendolo è però uno strumento complesso da studiare ed è possibile trovare una soluzione semplice al problema, la periodicità delle oscillazioni, solo se si fa l'approssimazione delle piccole oscillazioni.
In questo caso la legge per calcolare il periodo è data dall'equazione: \[T = 2 \pi \sqrt{\frac{l}{g}}\] dove $T$ è il periodo di oscillazione, $l$ la lunghezza del filo e $g$ l'accelerazione di gravità.
Come si può notare il periodo di oscillazione non dipende dalla massa del pesetto, ma solo dalla lunghezza del filo: questa equazione può essere determinata con dei calcoli o nello stesso modo con cui la scoprì Galileo (anche se per scriverla non usò lo stesso simbolismo, ma la descrisse a parole), ovvero con dei semplici esperimenti. E' proprio pensando al pendolo che lo scultore contemporaneo Vladimir Skoda ha realizzato la sua scultura in occasione dell'anno galileano e che il comune di Pisa ha installato all'aereoporto della città. L'opera, installata il 20 aprile 2009, dal titolo Galileo-Galilei, resterà esposta al pubblico fino al 30 ottobre.
Skoda ha progettato questa installazione-scultura compiendo una sorta di trasformazione del linguaggio scientifico in linguaggio estetico, e ricorrendo anche all’evocazione degli strumenti dello scienziato italiano. Vediamo come.Così, dopo il pendolo di Foucault che da strumento scientifico per dimostrare la rotazione della Terra è in pratica entrato a far parte dell'arte e della letteratura, ecco che il percorso, in un certo senso si chiude, con lo scultore Skoda che utilizza il pendolo non per un esperimento, ma per un'opera d'arte vera e propria.
La scultura è composta da uno specchio concavo posto dietro la sfera d’acciaio dorata di un pendolo le cui oscillazioni riflesse creano delle visioni di uno spazio inesplorato: ora sembra di vedere un globo dorato e trasparente, ora una rappresentazione distorta dell'ambiente circostante.
Il richiamo di Skoda a Galileo Galilei si ritrova non solo nell'utilizzo del pendolo, ma anche nella peculiare installazione della scultura, che suggerisce l'idea di corpi celesti legati tra loro da forze d'attrazione e pulsazioni di energia. In questa come in altre sculture l'artista crea dunque, dei microuniversi per i quali ci suggerisce dei punti di riferimento fissi da utilizzare per avere un sistema di coordinate con il quale organizzare l'apparente caos generato dalle parti in movimento dell'installazione.
(da Omaggio a Galileo)
Per la gioia di tutti coloro che arriveranno nella città di Galileo volando!
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