Il vincitore alla fine è stato Pierrick Fedrigo, che ha battuto allo sprint conclusivo il gruppetto di attaccanti giunto sul traguardo, tra cui un Lance Armstrong ormai al tramonto e il nostro Damiano Cunego. Da rilevare l'azione coraggiosa da passista dello spagnolo Carlos Barredo, che è stato raggiunto solo a mezzo chilometro circa dal traguardo.
Nella telecronaca del pomeriggio, comunque, una noia quasi soporifera fino a che arrivano i servizi storici sulle edizioni passate, con, tra gli altri, la vittoria ridanciana di Massimo Ghirotto in montagna di una ventina di anni fa. E' il primo segno della sveglia, che arriva puntuale quando Davide Cassani fa notare l'orologio che indossa l'uomo in fuga in quel momento, Barredo appunto, affermando:
Questo orologio consente un maggiore equilibrio e dei vantaggi soprattutto in discesa e in pianurao qualcosa del genere: il senso, però, è questo, una sorta di sicurezza sulle proprietà dell'orologio. Poi, inserendosi Alessandra De Stefano nella discussione, ecco che la certezza diventa un si dice: non poteva essere diversamente di fronte alle affermazioni della brava giornalista di Rai Sport riguardo l'assenza di miglioramento nell'equilibrio anche di fronte a una decina di orologi indossati. Potete immaginare, quindi, quanto questa bufala o, per essere buoni, questa sorta di placebo sportivo mi abbia definitivamente svegliato: sarei saltato alla giugulare del povero Cassani, comunque bravo e puntuale commentatore nel complesso.
A questo punto, dopo le salite, le discese, spendiamo oggi un altro po' di tempo sull'equilibrio.
Uno dei sistemi che vengono generalmente utilizzati per rendere stabile l'equilibrio, sia su terra sia in aria, è il giroscopio.
Per giroscopio si intende, come definizione formale, un corpo rigido in cui un punto è mantenuto fisso da un opportuno sistema di vincoli(1). Per semplificare possiamo dire che nel giroscopio esiste un unico punto fisso rispetto al resto, in moto relativamente a questo centro.
Esistono vari tipi di giroscopi: tra i più semplici c'è quello in cui il punto fisso coincide con il centro di massa e quindi il momento della forza peso è praticamente nullo, e altrettanto semplice è la trottola, un giroscopio in cui centro di massa e punto fisso sono distinti. In questo caso la forza peso ha un momento non nullo e questo genera la rotazione tipica della trottola, con il punto fisso che resta sostanzialmente immobile rispetto al resto del giocattolo, a meno di non fornirgli un impulso.
E' sul moto a trottola che, per esempio, si basa la rotazione del nostro pianeta, che sperimenta la precessione dell'asse di simmetria rispetto all'asse di rotazione. Nella trottola, così come per la Terra, si distinguono due assi: l'asse di simmetria della trottola L e l'asse di rotazione, ovvero la retta passante per il centro di rotazione O e perpendicolare al piano di rotazione. L'asse di simmetria ruota intorno all'asse di rotazione e il periodo di questo modo, detto appunto precessione, è dato da: T = \frac{2 \pi I \omega}{mgr} dove I è il momento d'inerzia, \omega la velocità angolare dell'asse di simmetria, m la massa della trottola, r la distanza tra O e il centro di massa.
Detto questo possiamo chiederci: come potrebbe quindi funzionare un orologio che dovrebbe fornire maggiore stabilità allo sportivo, sia esso dotato di bicicletta, sia esso un bipede folle che insegue una palla, sferica o ovale che sia, volante o meno che sia?
Potrebbe contenere, ad esempio, una sorta di giroscopio tale da correggere i movimenti del corpo umano. Peccato che il nostro corpo funzioni alla bisogna proprio come un giroscopio: i movimenti delle braccia e delle gambe e dello stesso busto sono in grado di modificare l'equilibrio dinamico e statico del nostro corpo, modificando di fatto il momento d'inerzia e il momento angolare della forza di gravità. Per combinare al meglio questi effetti fisici e ottimizzarli per i risultati sportivi è necessario, però, allenamento e dedizione, cose che troppo spesso gli sportivi tendono a dimenticare.
E così ecco questi ologrammi placebo, sostanzialmente innocui(2), o gli aiuti chimici, molto più pericolosi sia per la salute sia per gli effetti indesiderati di dipendenza che generano.
E allora forse meglio sviluppare dal punto di vista tecnologico i materiali e le tecnologie sulla bicicletta, o ancora la posizione da tenere sul sellino, il tutto abbinato a un buon allenamento, mirato anche alla conoscenza più dettagliata del proprio corpo e degli equilibri fisici che esso comporta una volta saliti sul mezzo meccanico, piuttosto che illudersi che un oggettino piccolo piccolo possa fornire vantaggi veri. Sul discorso del doping, invece, non mi dilungo troppo: ce ne sarebbe da dire molto, ma certo vista l'assenza di battaglia nella lotta di ieri, sembra che il problema, almeno al momento, sia decisamente sotto controllo.
(1) Fisica. Meccanica. Termodinamica di P.Mazzoldi, M.Nigro, C.Voci
(2) E' una perfetta bufala del venditore il fatto di decantare la presenza di campi e forze e frequenze che stabilizzano il centro di massa: dovrebbero essere prodotti dei campi elettromagnetici sufficienti per interagire con la gravità che agisce sul nostro corpo o sul presunto campo che emettiamo. Probabilmente un normale orologio da polso ha lo stesso effetto dell'ologramma, almeno dal punto di vista della fisica. Certo lo ha dal punto di vista psicologico!
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