Forse è un ben strano modo per festeggiare i 10 anni della Wikipedia, ma in fondo sono un wikipediano, e ne sono fiero! E questo è il modo che ho scelto di partecipare.
Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia, su
Nature del 2005
Massimo Mantellini scrive sulla Wiki (anche su
Punto-Informatico) partendo da un servizio anti-Wikipedia del Tg5 di alcune settimane fa. Nel suo articolo cita uno studio su
Nature relativo proprio alla Wiki, incuriosendomi e non poco. Mi sono, così, messo a cercare ed eccolo qui, l'articolo, introdotto da un
apposito editoriale:
Special Report: Internet encyclopaedias go head to head di
Jim Giles, che esordisce più o meno così:
Una delle storie più straordinarie dell'era di internet è quella di Wikipedia, un'enciclopedia libera online che chiunque può editare. Questa pubblicazione radicale e in rapida crescita, che include circa 4 milioni di voci(1), è ora una delle risorse più utilizzate. Però è anche controversa: se ognuno può editare le voci, in che modo gli utilizzatori sanno se Wikipedia è accurata quanto fonti note come l'Encyclopedia Britannica?
Vediamo un po' come si è svolta questa ricerca (
approfondimenti in .doc): sono stati scelti alcuni revisori in vari campi scientifici (fisica, matematica, ingegneria, genetica, ...) ritenuti delle autorità nel loro campo e ciascuno ha letto alcune voci (50) sia di Wikipedia sia della
Britannica. Alla fine sono rientrate nella redazione di
Nature 42 revisioni e i risultati sono stati sorprendenti:
Per quel che riguarda gli errori gravi (interpretazione errata di concetti fondamentali) sono stati trovati 8 errori, 4 per enciclopedia. Sono stati, però, trovati anche molti errori minori, come omissioni o affermazioni ingannevoli: 162 per la Wiki e 123 per la Britannica.
Tom Panelas della Britannica
(2) così commentava nell'articolo:
Non abbiamo nulla contro Wikipedia. Ma non è un caso che gli errori si insinuino in maniera occasionale o che un paio di articoli siano scritti poveramente. Ci sono molti articoli in quelle condizioni. Hanno bisogno di un buon editor.
Facce da Wiki:
Frieda Brioschi
Editor che la Wiki, ad esempio quella italiana (ma non solo), ha e già aveva al tempo della ricerca, o attraverso gli amministratori, o attraverso i responsabili dei vari progetti (sono stato, per un paio di anni, punto di riferimento sia per gli articoli di fisica sia per quelli sui fumetti, giusto per fare un esempio, e con me gente come
Jacopo Bertolotti): certo non erano riconosciuti come
editor, però le funzioni ricoperte erano sostanzialmente le stesse. D'altra parte il lavoro di revisione di
Nature sulla Wiki coincideva (o veniva appena prima del) col periodo che definisco della seconda infornata di wikipediani: l'arrivo di utenti preparati e competenti grazie a un'esperienza che loro stessi si stavano costruendo giorno per giorno fuori dalla Wiki, e d'altra parte la Wiki forniva loro anche un'utile esperienza.
In effetti è proprio il continuo mutamento e miglioramento di Wikipedia che rendeva tranquillo
Jimmy Wales, e lo sarebbe stato anche con risultati ben peggiori per la sua creatura, tanto che il nostro affermava:
Gli esperti possono aiutare a scrivere le sfumature
La sua idea era (e probabilmente è ancora) che l'
editing di una voce da parte di un esperto può migliorare sensibilmente una voce. Era un esplicito invito alla creazione di
account da parte dei ricercatori e di chi il mondo della ricerca lo vive, nonostante il fatto che, da un breve sondaggio fatto all'interno della redazione di
Nature, solo meno del 10% aveva effettivamente aiutato a migliorare alcune voci sull'enciclopedia libera.