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domenica 3 dicembre 2017
mercoledì 1 novembre 2017
domenica 15 ottobre 2017
La termodinamica della pasta
Sempre interessanti i contenuti, anche video, che propone Dario Bressanini (visto di sfuggita a Torino durante il Salone del Libro 2017 durante la presentazione del Comics&Science scritto da Alfredo Castelli insieme con Stefano Bagnasco e Beatrice Mautino), in particolare questa serie di tre dedicati alla cottura della pasta. La cosa più interessante è l'ovvietà di quanto raccontato da Dario, soprattutto se si pensa che il processo non è molto dissimile, dal punto di vista termodinamico, a quanto accade con l'infusione del té o di una qualunque tisana. Ovviamente bisogna prestare attenzione a tanti piccoli particolari che possono rendere l'esito finale indesiderato, ma state pur certi che funziona!
martedì 3 ottobre 2017
Premi Nobel 2017: Fisica
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per il contributo decisivo al rilevatore LIGO e l'osservazione delle onde gravitazionaliUn po' come il premio a Peter Higgs, questo ai fondatori di LIGO (manca solo Ronald Drever, morto all'inizio di marzo di quest'anno), anche questo era ampiamente atteso (se ne vociferava già al congresso SAIt e durante la Notte dei Ricercatori).
Non mi dilungo in eccesive spiegazioni, rimandandovi a Le mistiche onde gravitazionali che avevo scritto poco meno di un anno fa, ma vorrei semplicemente far notare l'intruso nel trio: Thorne, infatti, a differenza dei due suoi colleghi, è un fisico teorico. Vince giustamente il Nobel in quanto fondatore dell'esperimento, ma è altrettanto indubbio che, in occasione del Nobel per l'Higgs, non venne assegnato nessun premio ai fisici sperimentali che la scoperta la realizzarono nella pratica. A mio modesto parere direi che siamo di fronte all'ennesimo smacco al CERN da parte dell'Accademia delle Scienze svedese.
Abbott, B. P., Abbott, R., Abbott, T. D., Abernathy, M. R., Acernese, F., Ackley, K., ... & Adya, V. B. (2016). Observation of gravitational waves from a binary black hole merger. Physical review letters, 116(6), 061102. doi:10.1103/PhysRevLett.116.061102
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domenica 1 ottobre 2017
sabato 30 settembre 2017
Appunti da un'inaugurazione
Ieri sera, all'interno della Notte dei Ricercatori (evento che a Milano è diventato Meet me tonight, prolungandosi anche a oggi), è stato inaugurato il restaurato telescopio Merz-Repsold utilizzato da Carlo Virginio Schiaparelli per osservare il pianeta Marte. A segutio del simbolico taglio del nastro della sala sugli strumenti astronomici (il telescopio prende il posto del pendolo di Foucault) ecco che ci si sposta nella Sala delle Colonne per una conferenza dedicata non solo al telescopio di Schiaparelli, ma anche all'astronomia che l'Istituto Nazionale di Astrofisica sta portando avanti con i suoi ricercatori nei grandi progetti in cui si trova coinvolto.
L'importanza dell'evento viene sottolineata dalla presenza del presidente dell'INAF, Nichi D'Amico, che esplicitamente afferma come la serata organizzata dal Museo della Scienza e della Tecnica "Leonardo da Vinci" con l'esposizione del telescopio di Schiaparelli assume un'importanza nazionale grazie al ruolo che il telescopio ha avuto non solo nella storia dell'astronomia, ma anche nella storia dell'Italia stessa.
In effetti la richiesta di finanziamenti per la costruzione del telescopio da parte di Schiaparelli arrivava in un momento economicamente difficile: siamo nel 1878 e nella discussione in parlamento del 10 giugno di quell'anno Quintino Sella, amico di Schiaparelli, interviene per difendere la richiesta dell'astronomo:
L'importanza dell'evento viene sottolineata dalla presenza del presidente dell'INAF, Nichi D'Amico, che esplicitamente afferma come la serata organizzata dal Museo della Scienza e della Tecnica "Leonardo da Vinci" con l'esposizione del telescopio di Schiaparelli assume un'importanza nazionale grazie al ruolo che il telescopio ha avuto non solo nella storia dell'astronomia, ma anche nella storia dell'Italia stessa.
In effetti la richiesta di finanziamenti per la costruzione del telescopio da parte di Schiaparelli arrivava in un momento economicamente difficile: siamo nel 1878 e nella discussione in parlamento del 10 giugno di quell'anno Quintino Sella, amico di Schiaparelli, interviene per difendere la richiesta dell'astronomo:
Certo le nostre condizioni economiche sono gravi. Ma per risolvere le difficoltà economiche che cosa conviene fare? Per stimolare l'attività economica di un paese, puossi egli prendere l'uomo da un lato solo? Si raggiunge più presto l'intento stimolando un'operosità soltanto, o stimolando in genere l'operosità tutta dell'uomo? L'uomo è un essere unilaterale, o è un essere complessivo che vuole essere considerato in tutte le facoltà sue?Come ricordato da Gianpiero Tagliaferri, direttore dell'Osservatorio Astronomico di Brera, ci vorrebbero ancora oggi delle visioni politiche di tal genere (aggiungerei che ci vorrebbero anche tra molti, tra vip e gente comune, che spesso di permettono di commentare senza pensare!).
mercoledì 27 settembre 2017
Meet me tonight: la notte dei ricercatori a Milano
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Ad ogni buon conto potrete dare un'occhiata a tutti gli eventi che coinvolgono l'OAB sia sul sito dell'Osservatorio sia su Edu INAF.
Buona Notte dei Ricercatori a tutti!
venerdì 1 settembre 2017
domenica 13 agosto 2017
Big Bang e buchi neri
Non scrivendo da un bel po', ho deciso che forse un post sprint fatto soprattutto di link potrebbe anche andare bene in questo periodo. Parto da un'idea ispirata da uno scritto più che altro filosofico: il big bang è un buco nero?
A quanto pare esiste una teoria, sviluppata da Nikodem Poplawski, in particolare nell'articolo Radial motion into an Einstein–Rosen bridge (pdf), che ha destato interesse sia in science.com sia sul National Geographic.
Sull'argomento, comunque, direi che potete dare un'occhiata a una puntata del podcast di Fraser Cain su Universe Today, cui aggiungo The Big Bang, Black Holes, and the evolution of the Universe e Is the Big Bang a black hole?
Buona lettura!
A quanto pare esiste una teoria, sviluppata da Nikodem Poplawski, in particolare nell'articolo Radial motion into an Einstein–Rosen bridge (pdf), che ha destato interesse sia in science.com sia sul National Geographic.
Sull'argomento, comunque, direi che potete dare un'occhiata a una puntata del podcast di Fraser Cain su Universe Today, cui aggiungo The Big Bang, Black Holes, and the evolution of the Universe e Is the Big Bang a black hole?
Buona lettura!
martedì 1 agosto 2017
sabato 1 luglio 2017
venerdì 30 giugno 2017
Asteroid Day in Italia
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Un po' in tutto il mondo vengono, allora, organizzate conferenze, incontri, osservazioni del cielo. E per vedere le iniziative sparse in Italia, basta fare uno zoom della mappa messa a disposizione dal sito ufficiale dell'Asteroid Day.
Ci saranno eventi presso l'Osservatorio Astronomico della Valle d'Aosta alle 20:45; la Specola Segusina a Susa (Torino) alle 21:30; il Planetario di Lecco alle 21; l'Osservatorio Astronomico del Righi alle 21:30; l'Osservatorio Astronomico della Montagna Pistoiese alle 21; il Centro di Scienze Naturali di Prato alle 21:30; l'Osservatorio Copernico di Saludecio; il Planetario Pythagoras di Reggio Calabria alle 21:00; e infine il Planetario dell'Unione Sarda a Cagliari alle 21, oltre a una serie di eventi organizzati dall'Osservatorio Bellatrix a Frosinone.
Quindi, nelle prossime settimane, per chi volesse alzare gli occhi al cielo, ci sono un po' di occasioni: non lasciatevele sfuggire!
giovedì 1 giugno 2017
lunedì 29 maggio 2017
Buzz Aldrin alla Wired Next Fest
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domenica 28 maggio 2017
Braincontrol
Sulla conferenza di @pascalif a #WNF17 dedicata a @brainctrl
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Non è una novità che si stiano svolgendo ricerche sullo sviluppo di sistemi in grado di permettere agli esseri umani di svolgere alcuni compiti, all'inizio semplici, utilizzando il pensiero. Avevo scritto, qualcosa come 8 anni fa, una breve news su un esperimento che aveva permesso di twittare utilizzando degli elettrodi posti sulla testa. Ora con Braincontrol si può dire che si fa sul serio.
martedì 9 maggio 2017
Serviva solo uno sponsor
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I cannot begin to tell you how excited I am that the Self-Regulation Institute (SRI) is taking over researchblogging.org. As our name conveys, we are committed to the core principle of self-regulation. The blog epitomizes this core principle. It represents a world in which science is “distributed” in the social cognition sense. Where the boundary between academic and non-academic is blurred, and what drives the agenda is the value of the research as determined by the “research community,” in the broadest sense of that term.L'avventura ricomincia!
lunedì 1 maggio 2017
sabato 15 aprile 2017
La chiusura di ResearchBlogging
Era la fine del 2010 quando, grazie agli sforzi innanzitutto di Peppe Liberti, riuscimmo a dare il via alla sezione in lingua italiana dell'aggregatore di blog scientifici ResearchBlogging. Oggi, come annunciato nel blog del sito da Wesley Dodson, l'aggregatore chiuderà i battenti. Finisce un'avventura, un progetto interessante, che in Italia veniva utilizzato da un numero sempre più esiguo di blogger.
In mancanza di altri dettagli, si possono solo immaginare le cause (forse una mancanza di fondi? o l'ennesima vittima del successo dei social?) e restare in attesa se il suo posto potrà essere preso da qualcosa di analogo, a maggior ragione dopo che ScienceSeeker ha abbandonato il generatore automatico di citazioni similare a quello di RB.
In mancanza di altri dettagli, si possono solo immaginare le cause (forse una mancanza di fondi? o l'ennesima vittima del successo dei social?) e restare in attesa se il suo posto potrà essere preso da qualcosa di analogo, a maggior ragione dopo che ScienceSeeker ha abbandonato il generatore automatico di citazioni similare a quello di RB.
lunedì 3 aprile 2017
Aprile 2017 con Galileo
Anche se con qualche giorno di ritardo, ecco il calendario per il mese di Aprile:
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domenica 26 febbraio 2017
(non) carnevale della fisica #23
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In un certo senso fondiamo le nostre aspettative sulle nostre esperienze; ovvero abbiamo sempre visto, per secoli, la Terra come un'eccezione, come un qualcosa di singolare, circondata da altri pianeti completamente diversi dal nostro. Ecco, quindi quando sentivamo di pianeti simili a Giove eravamo sempre sorpresi ma, allo stesso tempo delusi. Appena sono iniziati a sbucare i primi pianeti grandi come la Terra ecco che abbiamo tutti iniziato ad alzare la testa: gli esopianeti (ovvero i pianeti al di fuori del sistema solare) erano vivi e lottavano con noi. A quel punto sono sbucati anche pianeti in stelle vicine, sempre più vicine. E poi, oggi: ben sette pianeti, e poi anche simili alla Terra, tutti nello stesso sistema solare.Passo ora a Marco Castellani su Gruppo locale (la versione su Medium):
Sì, perché questi pianeti — a differenza della grande maggioranza di quelli conosciuti — sono probabilmente tutti rocciosi ed anzi simili alle dimensioni della nostra Terra. Stiamo parlando senz’altro del più grande numero di pianeti di tipo terrestri rilevato attorno ad una sola stella.A scrivere della notizia per OggiScienza è Veronica Nicosia, i cui ottimi articoli stanno entrando con una certa frequenza in queste edizioni del (no) carnevale:
Abbiamo trovato sette sorelle della Terra. Michael Gillon, a capo del telescopio Trappist e ricercatore dell’Università di Liegi, in Belgio, lo ha annunciato tradendo una grande emozione. Alle 19 del 22 febbraio, ora italiana, la NASA finalmente ha fatto il suo annuncio. A 39 anni-luce dalla Terra, intorno a una stella nana che è più piccola del nostro Sole e molto più fredda, ci sono sette esopianeti che hanno caratteristiche molto simili al nostro.
domenica 12 febbraio 2017
DarwinDay: infografica evolutiva
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mercoledì 1 febbraio 2017
mercoledì 11 gennaio 2017
Finanziare la ricerca in Italia
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In Italia sono in molti a lamentare una scarsa attenzione alla ricerca, dato che determina la famosa fuga dei cervelli all'estero, verso Paesi più attenti all'innovazione scientifica. La crisi c'è, e non solo in Italia, perciò è necessario ingegnarsi. Anche per la ricerca scientifica si è pensato al crowdfunding, e Breakout Labs è una delle piattaforme più interessanti nell'ambito.Partendo dalla domanda finale, mi sono messo in testa di dare un'occhiata la panorama del crowdfunding in Italia, che vede Eppela come il principale sito del genere anche grazie alla più o meno grande flessibilità nella proposizione di progetti. Nella ricera mi hanno aiutato gli elenchi proposti su Economy Up, dove vienanche descritta bene la differenza tra le tipologie, mentre ogni progetto viene brevemente presentato, e su italian crowdfunding, dove invece ogni piattaforma viene presentata atraverso un'agile tabella che mette subito a colpo d'occhio i dati essenziali.
Si tratta di un progetto firmato dalla fondazione Thiel, realtà che ha sede a San Francisco, e che da anni si occupa di promuovere interessanti lavori di ricerca. Come funziona Breakout Labs?
Coloro che hanno intenzione di richiedere sovvenzioni, devono leggere attentamente le condizioni a cui devono rispondere i progetti di ricerca scientifica, tra cui compare il fatto che il tutto possa essere realizzato fuori dall'università dove lavora chi ha fatto istanza di finanziamento.
I progetti presentati vengono poi sottoposti a un iniziale vaglio da parte del comitato consultivo della fondazione e, una volta approvati, sono resi pubblici al fine di poter ricevere donazioni, che possono raggiungere la cifra massima di 350.000$. Una volta raggiunto il finanziamento completo e commercializzato il progetto, il ricercatore si impegna a riconoscere parte delle royalty a Breakout Labs.
In Italia avrebbe successo una piattaforma di crowdfunding per finanziare la ricerca scientifica? Voi cosa ne pensate?
Partendo dalla domanda finale della citazione, il portale che risponde a essa è Universitiamo, realizzato dall'Università di Pavia e che sembra stia riscutotendo un discreto successo (certo c'è da dire che ancora progetti divulgativi non sembrano essere così appetibili, ma forse i tempi non sono ancora maturi, almeno in Italia).
A questo sito pretamente universitario affiancherei Schoolraising, il crowdfunding per i progetti delle scuole italiane, che come Universitiamo risponde all'esigenza degli operatori del settore di finanziare progetti e proposte a fronte del taglio di investimenti.
Altra piattaforma interessante è, poi meridonare, che ha il più che lodevole obiettivo di finanziare progetti per il meridione.
Quest'ultimo è anche a carattere generalista al di là del localismo, si intende) e non mi metto a elencare tutti i siti di crowdfunding generalisti che potrebbero essere utilizzati per finanziare la ricerca e la scuola oltre i fondi statali. Aggiungo all'elenco, come chicca finale, Bumers, il sito degli scrocconi che, per certi versi, potrebbe essere considerato la risposta itliana a Patreon.
L'ormai morto permalink dela citazione recita come segue: http://www.crowdfundingo.it/breakout-labs-crowdfunding-per-la-ricerca-scientifica/
domenica 1 gennaio 2017
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