Come ogni anno, di questo periodo, arrivano i
premi Nobel (lunedì l'annuncio del premio per la medicina/fisiologia), e puntuali anch'essi, a fine settembre, arrivano anche gli Ig Nobel, i premi che vanno alle ricerche più improbabili, ma non per questo meno serie. Anzi, al di là del merito specifico delle ricerche premiate, questi premi hanno la possibilità, quando non premiano delle enormi assurdità (e succede anche questo), di far emergere ricerche anche di nicchia che difficilmente sarebbero note. Ha però anche un altro pregio: ricordare alla scienza e agli scienziati di non prendersi troppo sul serio. Per avere conferma, chiedere a tutti i premiati cosa pensano di
Miss Sweetie Poo, per esempio.
Quest'anno, comunque, l'Italia si è ben difesa, con un premio, per il
management, a
Alessandro Pluchino,
Andrea Rapisarda e
Cesare Garofalo di Catania:
per aver dimostrato matematicamente che le organizzazioni diventerebbero più efficvienti se promuovessero persone a caso.
The Peter Principle Revisited: A Computational Study, il loro lavoro, è anche uscito su
Physica A a febbraio di quest'anno (
passate da Peppe per approfondimenti).