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martedì 16 novembre 2021

Attacco alla Ricerca Pubblica nella legge di bilancio

20211116-citizen-science
Non aggiorno SciBack da tempo immemore. Visto che mi è giunto nella casella di posta del lavoro il seguente comunicato stampa, ho pensato bene di proporvelo, un po' come succedeva ai bei tempi nell'incarnazione originale di questo blog o su quello dei Precari Invisibili della Ricerca - Unical:
La solita politica baronale tenta di cambiare, attraverso due articoli della legge di bilancio, l’ordinamento dei ricercatori/tecnologi degli enti pubblici di ricerca con due spiccioli e un modello vecchio mutuato dai ministeri della Gelmini e Giannini. Tra l’altro escludendo il sindacato da ogni discussione.
Ma USB non rinuncia alla rappresentanza dei lavoratori della ricerca e risponde con la mobilitazione!
Se l'obiettivo è, come dichiarato dal Ministro in audizione, rendere la ricerca attraente per le giovani generazioni, si deve fare abolendo la precarietà, rendendo i salari certi per tutti. Ci vogliono quindi investimenti diretti verso tutti gli enti, inclusi quelli non-MUR (ISS, ISPRA, ENEA, CREA), ad ora esclusi dai finanziamenti.
USB si oppone a questa miope e retriva visione del Ministro Messa e chiede, invece, un intervento reale di rilancio con investimenti nel triennio di circa 236 milioni di euro (oltre alla conclusione delle stabilizzazioni già previste nella legge di bilancio).
Inoltre, USB rigetta l’ennesimo riordino del CNR che provoca spese non necessarie, mentre gli investimenti di 90 milioni sono il minimo che il governo possa fare dopo anni di tagli.
USB sta inviando alle sette commissioni interessate le proposte emendative per ricondurre la norma al reale dichiarato obiettivo, ossia proporre salari europei per la ricerca pubblica italiana.
La mobilitazione negli enti di ricerca inizia domani [oggi, per chi legge] 16 Novembre alle ore 15:00 con l'assemblea nazionale della ricerca pubblica via web, e proseguirà con il sit-in a Piazza Santi Apostoli, il 19 Novembre alle 10:00.