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sabato 25 dicembre 2010

ResearchBlogging.org supporta anche l'italiano

Come vi avevo anticipato, ResearchBlogglin.org supporta, ora, anche la lingua italiana. Dave Munger ne ha dato l'annuncio ufficiale, incluso l'elenco dei primi blog iscritti, i fondatori, potremmo dire: Ovviamente possono iscriversi nuovi blogger, a patto che si abbia già in archivio almeno un post su articoli scientifici referati.
Potete, poi, seguirci su twitter, oppure con i feed rss: nell'apposita pagina potete scegliere se seguire tutti gli argomenti, o solo quelli di vostro interesse.
E dopo il doveroso annuncio, rinnovo gli auguri di Buone Feste a tutti i lettori!

giovedì 23 dicembre 2010

Si può fare!

La mitica frase in Frankestein jr. di Mel Brooks pronunciata dall'erede del dr.Frankenstein di Mary Shelley calza a pennello per l'occasione.
Come ha ricordato Peppe, è nato il Research Blogging in italiano: basta andare sul sito ufficiale e cambiare la lingua. Avrete una schermata che raccoglie i blog scientifici italiani che aderiscono alla prima infornata, quella dei fondatori, o di quelli che hanno risposto presente alla prima chiamata di Peppe.
La storia, se volete, inizia ufficialmente all'alba del Carnevale della Fisica di fine novembre, anche se della soluzione che Research Blogging propone stavamo già pensando da un po'.
Il sito, infatti, è un aggregatore di blog scientifici in inglese, lingua ufficiale, tedesco, spagnolo, portoghese, cinese, polacco e da oggi anche italiano. Presto saranno attivi i feed rss e l'account twitter, il tutto amministrato, per il 2011, da Peppe, Amedeo Balbi e Moreno Colaiacovo, gli editor del progetto. Speriamo che aumenterà questo numero con il passare del tempo, nel senso che speriamo che aumenteranno i blogger che fanno buona divulgazione scientifica a chiedere l'iscrizione all'aggregatore.
La prima differenza, infatti, tra questo aggregatore e gli altri è che in questo caso l'iscrizione viene valutata da un gruppo di esperti del settore del blogging scientifico, di fatto ricercatori o ex-ricercatori. La seconda, e forse più importante differenza, è che nell'aggregatore possono andare solo i post che parlano di ricerca referata, ovvero approvata per la pubblicazione su rivista scientifica, o preprint che hanno ricevuto il nulla osta per la pubblicazione.
L'idea è quella di segnalare la buona divulgazione scientifica e soprattutto di alimentare una discussione seria sulle ricerche scientifiche periodicamente pubblicate sulle riviste. Come diceva Andrea Bernagozzi alla presentazione di Seconda stella a destra, le ricerche scientifiche sono pagate con i soldi delle tasse e quindi i loro risultati devono in qualche modo ritornare ai cittadini. In un certo senso i blogger scientifici fanno proprio questo: riportano alla gente i risultati della scienza, cercando di essere il più chiari possibili.
A questo punto non mi resta che invitarvi a seguirci su questo nuovo strumento, che verrà ufficialmente annunciato il 24, perfetto regalo (un po' anticipato) di Natale per voi dai vostri amati blogger scientifici!
Nello screenshot qui sotto potete apprezzare la prima home page in italiano, frutto degli inserimenti (e degli scervellamenti) notturni del sottoscritto e dell'altro nottambulo che porta il nome di Peppe Liberti (e poi c'è chi dice che in Calabria non c'è cultura!):

Pensierini notturni
Repetita iuvant: restate sintonizzati, ci sarà da divertirsi!

venerdì 17 dicembre 2010

Guida galattica al sistema solare

E' una sorta di paralipomeno alla Guida galattica per autostoppisti di Douglas Adams, Seconda stella a destra di Andrea Bernagozzi e Davide Cenadelli, giunti nella Cupola Fiore dell'Osservatorio di Brera per presentare il loro libro.
La loro presentazione è anche semplice e brillante: i due, in una sorta di gioco delle parti che ricorda a tratti quello di Antonello Dose e Marco Presta (quelli del Coniglio), descrivono i contenuti del libro, una semplice guida scritta per i turisti del 12009 che, provenienti dalle colonie lontane dal sistema solare e desiderosi di arrivare lì dove sono le loro origini, giungono per prima volta nei pressi della Terra. In questo gioco con il pubblico si cala perfettamente Cenadelli, mentre alcune delle affermazioni più serie (non me ne voglia quest'ultimo) provengono da Bernagozzi, come ad esempio i chiarimenti sulle splendide immagini che arricchiscono il libro, e che vengono proiettate sullo schermo alle spalle dei due autori.
Queste, accreditare tutte nelle pagine conclusive del libro, provengono dai siti dei principali enti di ricerca astronomica internazionali, come l'Esa o la Nasa. Queste immagini, che vanno necessariamente e doverosamente accreditate, sono rese pubblicamente disponibili, come molti dei dati che poi verranno elaborati dagli astronomi. Tutte queste informazioni è importante che siano pubblicamente disponibili(1), perché i risultati ottenuti da queste grandi collaborazioni sono pagati con i soldi delle tasse di tutti i cittadini, e quindi è importante che i risultati, tra cui le foto astronomiche, ritornino disponibili a tutti i contribuenti. Ovviamente i due astronomi hanno comunicato ai vari enti l'uso a scopi commerciali delle loro immagini, e gli enti sono stati ben contenti dell'informazione, e anzi sembra che abbiano suggerito anche le immagini da utilizzare.
Alle immagini è legata anche un'interessante curiosità: la stesura del testo è venuta dopo la scelta delle immagini da utilizzare. In pratica il testo che è giunto tra gli scaffali delle librerie è solo l'ultimo passaggio del processo creativo. Il primo, invece, viene dall'editore, la Sironi, che in pratica, dopo aver contattato i due autori per proporre loro di scrivere un libro di divulgazione astronomica, ma con un taglio giocoso, di tipo fantascientifico, hanno anche imposto il titolo. Secondo alcune recenti ricerche di marketing, infatti, un libro con un titolo che richiama ad una canzone di successo, vende di più.

mercoledì 15 dicembre 2010

La nuova era


La partenza del Falcon 9, la navetta della Nasa per i trasporti orbitali commerciali (Nasa)
Mentre i lanci dei razzi da Cape [Canaveral] sono considerati un evento comune, il significato storico del risultato odierno [8 dicembre] per SpaceX non deve andare perduto.
Questo è il primo di una nuova generazione di lanci commerciali che aiuterà a portare un supporto vitale [in termini economici, ndG] alla Stazione Spaziale Internazionale e potrebbe un giorno portare gli astronauti in orbita. Questo positivo volo dimostrativo è un passo importante verso gli obiettivi sottolineati dal Presidente Obama e dal Congresso, e mostra come governo e industria possono sfruttare l'esperienza e le risorse per favorire una nuova e vibrante economia spaziale.
Questi nuovi esploratori stanno al volo spaziale come Lindbergh stava all'aviazione commerciale.
(Charles Bolden a proposito del Falcon)

Paolo Nespoli
Ricordiamo, poi, che il nostro Paolo Nespoli sta per partire proprio verso la Stazione Spaziale Internazionale, dove resterà, se non ricordo male, 6 mesi per la missione MagISStra. La diretta del lancio partirà, sul sito dell'Esa, a partire dalle 19:39.
La missione MagISStra è Paolo Nespoli: il nostro astronauta, infatti, andrà nello spazio e realizzerà alcuni esperimenti di fisica, fluidodinamica, biologia e altri ancora, non solo per conto dell'Esa, ma anche per Stati Uniti, Giappone e Canada. In campo tecnologico, sarà certamente interessante vedere le riprese che effettuerà: proverà, infatti, nello spazio la ESA-developed 3D camera, una camera per le riprese in 3 dimensioni!
Dal punto di vista didattico, poi, sarà interessante confrontare i risultati degli esperimenti che Paolo condurrà sui gas serra nello spazio con i risultati di esperimenti identici che verranno condotti sulla Terra in alcuni istituti superiori in Germania, Italia e Portogallo.
In definitiva un'esperienza interessante, da seguire anche sul twitter del nostro astronauta.
Update: Aggiornamento veloce di fine giornata. Paolo Nespoli è partito. A bordo della Soyuz, insieme a lui in volo verso la stazione spaziale internazionale, ci sono Dmitry Kondratyev e Catherine Coleman. Il video del lancio della navicella e dei primi minuti di volo è già disponibile per la visione. Per questo un ringraziamento a Fraser Cain per aver postato il video che vedrete di seguito:
Thanks, Fraser
(video non più disponibile)