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Visualizzazione post con etichetta divulgazione. Mostra tutti i post
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sabato 15 aprile 2017

La chiusura di ResearchBlogging


La prima home page del ReseatchBlogging in italiano
Era la fine del 2010 quando, grazie agli sforzi innanzitutto di Peppe Liberti, riuscimmo a dare il via alla sezione in lingua italiana dell'aggregatore di blog scientifici ResearchBlogging. Oggi, come annunciato nel blog del sito da Wesley Dodson, l'aggregatore chiuderà i battenti. Finisce un'avventura, un progetto interessante, che in Italia veniva utilizzato da un numero sempre più esiguo di blogger.
In mancanza di altri dettagli, si possono solo immaginare le cause (forse una mancanza di fondi? o l'ennesima vittima del successo dei social?) e restare in attesa se il suo posto potrà essere preso da qualcosa di analogo, a maggior ragione dopo che ScienceSeeker ha abbandonato il generatore automatico di citazioni similare a quello di RB.

giovedì 17 settembre 2015

Recuperando una stagione scomparsa


Disegno di Peppe Liberti che mi ritrae mentre, all'epoca, ero impegnato nella cronaca dal vivo della conferenza
Piano piano recupererò i post che ritengo più importanti e significativi per Science Backstage. Dopo le prime pubblicazioni dedicate alla divulgazione, il mio personale programma prevedeva il recupero di un primo carnevale della matematica, con annessi contributi, ma un altro progetto ha richiesto attenzione. L'idea di ripubblicare su Medium, utilizzando quella piattaforma come possibile pubblicità personale, quanto scritto sulle Olimpiadi Italiane dell'Astronomia mi ha spinto, per non lasciare link verso archive.org nel testo (almeno il link più importante) a recuperare il materiale su Comunicare Fisica. Per ora ho ristampato solo un post in inglese dedicato a Peter Dourmashkin del MIT, ma gli altri, già pronti e opportunamente ripuliti e sistemati (è stato un lavoraccio, e prima o poi scriverò due righe in proposito), verranno ristampati nel corso dei prossimi giorni (forse settimana prossima... vedremo).
Evidentemente ho anche riletto ciascuno dei post, in maniera piuttosto veloce, comunque, e mi sono ricordato dell'entusiasmo provato dall'iniziativa, con il ritrovarsi con Peppe Liberti o il conoscere Annarita Ruberto e Amedeo Balbi e Piero Patteri, e della delusione, quella giunta solo con il passare dei mesi e anni, provata dalla difficoltà nel trasformare in lavoro i contatti ottenuti. Non so e non mi va di approfondire se questo è un effetto della problematica struttura dell'Italia come sistema, ma semplicemente paragonarla a un fiore che, piantato su un terreno fertile, non è sbocciato non per mancanza di cure, ma perché una scarpa lo ha schiacciato.
Considerazioni un po' cupe (in fondo il cielo è grigio, fuori dalla finestra), che portano all'ovvio pensiero chi te l'ha fatto fare?, ad esempio a mettere in piedi un live blogging per cui ti hanno lodato, o a proporre anche dopo la conferenza materiale che ti veniva inviato. La risposta sta in due parole, entusiasmo e speranza. E a queste sto provando ad aggrapparmi, altrimenti non starei recuperando questi post dai più dimenticati.

lunedì 28 febbraio 2011

Come scrivere un articolo divulgativo sulla scienza

Dave Munger
Dave Munger
Il blog è uno strumento potente e al tempo stesso divertente, perché dà la possibilità di alternare post leggeri, come ad esempio quelli con i video incorporati, ad altri decisamente più lunghi, ricchi di spunti e di contenuti seri. I post appartenenti a quest'ultima tipologia appartengono, secondo me, alla schiera degli articoli seri, cui siamo abituati leggendo i quotidiani.
Quando ci si propone sul web, però, si possono avere molti approcci, ma quando nello specifico si affronta l'argomento della scienza esiste, probabilmente, una strada maestra, che certo può essere percorsa in modi differenti, ma che dovrebbe essere la guida di tutti quelli che ambiscono a trattare di scienza (e in caso contrario fanno tutt'altro, certo non informazione).
E' sempre, però, molto difficile identificare questa strada, ma una buona guida può essere questo articolo di Dave Munger ospitato sul blog di Travis Saunders e Peter Janiszewski. Iniziamo, però, a raccontare un paio di parole su Dave:
Dave Munger è un blogger scientifico statunitense (Wordmunger), oltre ad essere l'ideatore di ResearchBlogging, e la persona cui Peppe, a nome degli altri blogger scientifici italiani, si è rivolta per l'apertura alla lingua italiana dell'aggregatore scientifico. Le opinioni di Dave, dunque, hanno un certo peso e, soprattutto, vanno tenute in gran considerazione, anche quando non si è completamente d'accorso con il suo ragionamento.
Nel guest post di cui sopra, comunque, Munger propone una serie di interessanti consigli per realizzare un buon post (o articolo, nella mia accezione) scientifico, centrato nel suo discorso su una ricerca (ma si potrebbe estendere anche ad argomenti più divulgativi o didattici).
Il primo consiglio è, banalmente, scrivere di una data ricerca solo quando la si reputa interessante, e questo non necessariamente lega al dover parlare di ricerca recente: è in un certo senso una definizione allargata di news, che secondo me ha più senso per la classificazione e categorizzazione dell'articolo che non per come i contenuti vadano trattati. Interpreto, infatti, questo primo consiglio come l'invito a non fossilizzarsi su ciò che di nuovo propone il mondo della ricerca.

sabato 25 dicembre 2010

ResearchBlogging.org supporta anche l'italiano

Come vi avevo anticipato, ResearchBlogglin.org supporta, ora, anche la lingua italiana. Dave Munger ne ha dato l'annuncio ufficiale, incluso l'elenco dei primi blog iscritti, i fondatori, potremmo dire: Ovviamente possono iscriversi nuovi blogger, a patto che si abbia già in archivio almeno un post su articoli scientifici referati.
Potete, poi, seguirci su twitter, oppure con i feed rss: nell'apposita pagina potete scegliere se seguire tutti gli argomenti, o solo quelli di vostro interesse.
E dopo il doveroso annuncio, rinnovo gli auguri di Buone Feste a tutti i lettori!

giovedì 23 dicembre 2010

Si può fare!

La mitica frase in Frankestein jr. di Mel Brooks pronunciata dall'erede del dr.Frankenstein di Mary Shelley calza a pennello per l'occasione.
Come ha ricordato Peppe, è nato il Research Blogging in italiano: basta andare sul sito ufficiale e cambiare la lingua. Avrete una schermata che raccoglie i blog scientifici italiani che aderiscono alla prima infornata, quella dei fondatori, o di quelli che hanno risposto presente alla prima chiamata di Peppe.
La storia, se volete, inizia ufficialmente all'alba del Carnevale della Fisica di fine novembre, anche se della soluzione che Research Blogging propone stavamo già pensando da un po'.
Il sito, infatti, è un aggregatore di blog scientifici in inglese, lingua ufficiale, tedesco, spagnolo, portoghese, cinese, polacco e da oggi anche italiano. Presto saranno attivi i feed rss e l'account twitter, il tutto amministrato, per il 2011, da Peppe, Amedeo Balbi e Moreno Colaiacovo, gli editor del progetto. Speriamo che aumenterà questo numero con il passare del tempo, nel senso che speriamo che aumenteranno i blogger che fanno buona divulgazione scientifica a chiedere l'iscrizione all'aggregatore.
La prima differenza, infatti, tra questo aggregatore e gli altri è che in questo caso l'iscrizione viene valutata da un gruppo di esperti del settore del blogging scientifico, di fatto ricercatori o ex-ricercatori. La seconda, e forse più importante differenza, è che nell'aggregatore possono andare solo i post che parlano di ricerca referata, ovvero approvata per la pubblicazione su rivista scientifica, o preprint che hanno ricevuto il nulla osta per la pubblicazione.
L'idea è quella di segnalare la buona divulgazione scientifica e soprattutto di alimentare una discussione seria sulle ricerche scientifiche periodicamente pubblicate sulle riviste. Come diceva Andrea Bernagozzi alla presentazione di Seconda stella a destra, le ricerche scientifiche sono pagate con i soldi delle tasse e quindi i loro risultati devono in qualche modo ritornare ai cittadini. In un certo senso i blogger scientifici fanno proprio questo: riportano alla gente i risultati della scienza, cercando di essere il più chiari possibili.
A questo punto non mi resta che invitarvi a seguirci su questo nuovo strumento, che verrà ufficialmente annunciato il 24, perfetto regalo (un po' anticipato) di Natale per voi dai vostri amati blogger scientifici!
Nello screenshot qui sotto potete apprezzare la prima home page in italiano, frutto degli inserimenti (e degli scervellamenti) notturni del sottoscritto e dell'altro nottambulo che porta il nome di Peppe Liberti (e poi c'è chi dice che in Calabria non c'è cultura!):

Pensierini notturni
Repetita iuvant: restate sintonizzati, ci sarà da divertirsi!

venerdì 16 aprile 2010

ComunicareFisica 2010: giorno 5

Ed eccoci giunti al giorno conclusivo della terza edizione di Comunicare Fisica, il congresso dedicato alla comunicazione e divulgazione della fisica, che riunisce ricercatori, insegnanti e, da quest'anno, blogger, che si occupano della diffusione della fisica.
Anche oggi, dopo l'intenso giovedì che gli organizzatori hanno preparato, si parla di Esperienze sul campo e i lavori congressuali si andranno a concludere con una tavola rotonda sui blog nel mondo della comunicazione scientifica, per poi presentare le poche attività conclusive nel pomeriggio.
9:00 - Alba Zanini (INFN): La cosmologia e Shakespeare: il Big Bang spiegato attraverso il teatro
Update: l'attrice che interpreta lo spettacolo, Lucilla Giagnoni, assente per un altro impegno teatrale, dopo la realizzazione degli spettacoli sulla Divina Commedia, ha deciso di realizzare uno spettacolo sull'universo. Alba Zanini è la consulente scientifica dello spettacolo.
L'argomento del testo è la domanda dell'uomo sull'infinità: le risposte sono tante. Ci sono le risposte della religione, ci sono le risposte della poesia

giovedì 15 aprile 2010

ComunicareFisica 2010: giorno 4

Quarto giorno della terza edizione di Comunicare Fisica, il congresso dedicato alla comunicazione e divulgazione della fisica, che riunisce ricercatori, insegnanti e, da quest'anno, blogger, che si occupano della diffusione della fisica.
La giornata è piena e intensa, dedicata alle Esperienze sul campo e moderata da Settimio Mobilio. La parte interessante è nel pomeriggio, con due eventi pubblici (ovvero due eventi aperti anche ai non iscritti alla conferenza): alle 17 La Fisica in barca, esperienza di navigazione (non su internet!) con Patrizio Roversi e Paola Catapano; alle 18:40, poi, la rappresentazione teatrale In treno con Albert di Eduardo Erba per la regia di Imogen Kusch e con Mirko Soldano, Silvia Mazzotta, Beniamino Zannoni, Philp Sutton.

mercoledì 14 aprile 2010

ComunicareFisica 2010: giorno 3 - pomeriggio

Terza edizione di Comunicare Fisica, il congresso dedicato alla comunicazione e divulgazione della fisica, che riunisce ricercatori, insegnanti e, da quest'anno, blogger, che si occupano della diffusione della fisica.
Dopo la particolare sessione mattutina, quella pomeridiana è decisamente più classica con una serie di seminari dedicati a Comunicare la scienza via Internet.
Update: Cambi di programma in corso d'opera. Vi aggiornerò in corso d'opera man mano.
14:35 - Antonio Atalmi (ITI Stanislao Cannizaro): La fisica dei raggi cosmici all'ITI Cannizzaro di Catania: dal progetto EEE alle attività didattiche di eccellenza.
Update: Interessante notare come, grazie all'osservazione da parte dell'insegnante, è stato sviluppato un progetto collaterale intorno al progetto principale in cui vengono proposte attività di indirizzo, per ogni tipo di indirizzo scolastico previsto, ovviamente rivolto agli studenti interessati. Sono stati quindi creati dei gruppi differenti, gestiti attraverso riunioni comuni su caratteri generali, e riunioni specializzate per ciascun gruppo.

ComunicareFisica 2010: giorno 3 - mattina

Terzo giorno della terza edizione di Comunicare Fisica, il congresso dedicato alla comunicazione e divulgazione della fisica, che riunisce ricercatori, insegnanti e, da quest'anno, blogger, che si occupano della diffusione della fisica.
Oggi la sessione è particolare, dedicata interamente a Comunicare la scienza. La prima parte della sessione mattutina, dalle 8:45 alle 10:15 è un dibattito on line via EVO animato da: Catalina Curceanu (INFN-LNF), Hiromi Yokoyama (Università di Tokyo), Rosalia Vargas (Ciencia Viva - Portogallo), Elizabeth Simmons (Michigan State University), Olaf Hartman (Stefan Meyer Institut).
10:35 - Pietro Greco (Master Comunicazione della Fisica SISSA): Il giornalista scientifico e lo scienziato comunicatore
11:15 - Roberto Battiston (Università di Perugia): Lo scienziato comunicatore e il giornalista scientifico

martedì 13 aprile 2010

ComunicareFisica 2010: giorno 2 - pomeriggio

Sessione pomeridiana per il secondo giorno della terza edizione di Comunicare Fisica, il congresso dedicato alla comunicazione e divulgazione della fisica, che riunisce ricercatori, insegnanti e, da quest'anno, blogger, che si occupano della diffusione della fisica.
Anche nel pomeriggio si parla di Scienza e Scuola, modera però Mauro Francaviglia.
14:30 - Marisa Michelini (Università di Udine): La scuola estiva sulla fisica moderna per studenti di scuola superiore ad Udine.
Francesco De Sabata: prove di presentazione a Comunicare Fisica
Francesco De Sabata: prove di presentazione a Comunicare Fisica
14:50 - Francesco De Sabata (Università di Udine): Sulle tracce di Galileo
Update: Esperimento didattico proposto dal professor De Sabata in cui gli studenti devono, in occasione dei 400 anni dalla pubblicazione del Sidereus Nuncius, costruire un telescopio galileano. I ragazzi, di due corsi di studio differenti e di due classi (IV e V) differenti, sono stati impegnati per un mese circa, nella costruzione di 5 telescopi, di cui 1 kepleriano come confronto. Presto caricherò la foto dei telescopi realizzati dai ragazzi.
I telescopi sono stati realizzati con materiali di basso costo o di recupero.

ComunicareFisica 2010: giorno 2 - mattina

Sessione mattutina per il secondo giorno della terza edizione di Comunicare Fisica, il congresso dedicato alla comunicazione e divulgazione della fisica, che riunisce ricercatori, insegnanti e, da quest'anno, blogger, che si occupano della diffusione della fisica.
Il tema della giornata è Scienza e Scuola, al mattino modera Marisa Michelini.
08:45 - Peter Dourmashkin (MIT): Active learners: TLAL at MIT
Update (in english): Dourmashkin presentation is very interesting: he speak about a learning experiment in US classrooms: Dourmashkin himself enters in classroom: we see a video of his lesson, in which he explains the principle and the experiment, and he interacts with students with questions and reflections.
He starts with some properties about Learning Objects:
  • Create ad engaging and technologically enable active learning environment
  • Move away from passive lecture/recitation format
  • Develop collaborative learning
  • Reduce gender gap
  • Develop new teaching/learning resources
Must interesting is the rethinking about teaching roles instructor:
  • graduate teaching assistants: learn to teach
  • undergraduate teaching assistants: encourages student teaching
  • students: peer instructors

lunedì 12 aprile 2010

Comunicare Fisica 2010: giorno 1 - pomeriggio

Sessione pomeridiana per il primo giorno della terza edizione di Comunicare Fisica, il congresso dedicato alla comunicazione e divulgazione della fisica, che riunisce ricercatori, insegnanti e, da quest'anno, blogger, che si occupano della diffusione della fisica.
Per il pomeriggio il tema è Scienza e Società, modera Rinaldo Baldini.
14:10 - Elisabetta Durante (Il Sole 24 Ore): DISTI, un social network della ricerca
Update(*): per quel che sto ascoltando adesso, mi sembra un bellissimo intervento sul giornalismo scientifico, criticando notizie come le ostriche che sbadigliano, le particelle di dio, tsunami e anni bisestili. In sintesi è necessario formare un nuovo tipo di comunicazione scientifica, che non deve in ogni caso dimenticarsi della ricerca di base.
Nella seconda parte entra nel merito del DISTI: si passa dall'LHC e dal possibile effetto boomerang di Angeli e demoni, quindi alla ricerca e al business, al ricercatore e comunicatore, alla comunicazione serve innovazione. La ricerca deve rendere conto del modo in cui spende i soldi pubblici, e quindi deve nascere una nuova figura di ricercatore-comunicatore: la figura del comunicatore o divulgatore potrà reggere solo per qualche anno ancora.

Comunicare Fisica 2010: giorno 1 - mattina

E inizia la terza edizione di Comunicare Fisica, il congresso dedicato alla comunicazione e divulgazione della fisica, che riunisce ricercatori, insegnanti e, da quest'anno, blogger, che si occupano della diffusione della fisica.
Per questa edizione è stato invitato anche il sottoscritto, oltre agli amici Peppe Liberti e Annarita Ruberto. Cercherò di tenervi aggiornati, almeno con il programma delle varie giornate. Date in ogni caso un'occhiata anche ai twitter [all'epoca erano due: nota dal 2015!] per eventuali aggiornamenti in corso d'opera, oltre a monitorare questo post per maggiori dettagli.
La sessione mattutina è sul tema Perché Comunicare Scienza, moderata da Franco Luigi Fabbri e Halina Bilokon.

giovedì 29 gennaio 2009

Science Backstage Strikes Again

Buongiorno a tutti voi, sia che siate vecchi lettori abituali, sia che siate nuovi, curiosi frequentatori di questi lidi elettronici.
Con questo nuovo post, dopo mesi di silenzio, abbiamo intenzione di riprendere il nostro percorso nel mondo della scienza e della ricerca, e con un nuovo blogger che coglie l'occasione di darvi il...
Benvenuti!
Si sa che la cultura scientifica, in particolare in Italia, non è molto diffusa: vuoi perché molti argomenti sono abbastanza ostici per il grande pubblico, vuoi per una certa avversione manifestata dal mondo accademico nei confronti di una platea non specializzata, la divulgazione scientifica è spesso posta in secondo piano. Ci sono certo delle eccezioni: i caffé scientifici saltuariamente proposti in molte città italiane, spesso appoggiati dalle grandi librerie, o l'apertura dell'osservatorio di Firenze al pubblico organizzata dal locale dipartimento di fisica, o le recenti lezioni in piazza, sorte più come forma di protesta contro le politiche economiche e finanziarie del governo sull'università (i famosi tagli della Legge 133/2008!) che non come esigenza di divulgazione.
Si possono poi portare altri esempi semplicemente entrando in edicola: molte le riviste scientifiche che si sono affacciate sugli scaffali negli ultimi anni, ma anche molte le chiusure: dalla rivista collegata alla trasmissione RAI SuperQuark (trasmissione che oggi è relegata alla stagione estiva o a pochi speciali invernali, lasciando alla pseudo-scienza di Voyager la prima serata della stagione invernale), a Newton (che comunque ci propone speciali a periodici su vari argomenti). Certo sugli scaffali si possono ancora trovare Le Scienze, o Focus, o l'edizione italiana del National Geographic, ma sembra deicisamente poco rispetto alla ricchezza di proposte che, ripeto, c'era fino a non pochi anni fa.
Sicuramente restano una serie di personalità scientifiche, ormai famose per le loro apparizioni televisive (Zichichi, Oddifreddi), che spesso portano, più a se stessi che alla scienza, un gran numero di consensi nonostante le loro posizioni più o meno condivisibili, o che brillano per la loro assenza (emblematico il caso di Rubbia, che giunto ad Anno Zero viene messo in discussione su argomenti che egli conosce molto bene da gente che non solo non si occupa di scienza, ma nemmeno di divulgazione scientifica!).
Tutto questo fa parte di un unico grande calderone che, bene o male, riesce a portare alla ribalta la scienza, le sue discussioni, le sue scoperte, a volte risvegliando l'interesse della gente, come nel caso dell'accensione dell'LHC: in quel caso la diffusione della notizia ha poggiato più sulla paura della gente di una possibile fine del mondo che non sull'innovazione culturale e tecnologica che progetti scientifici di tale portata possono avere sul mondo accademico e non.
In questo grande calderone che è la comunicazione scientifica rientra, dopo mesi di silenzio, anche Science Backstage: l'idea di base del rinnovato spazio scientifico di blogosfere è di presentarvi, nei prossimi mesi, news, recensioni, mini-esperimenti casalinghi e molto altro ancora; un insieme di idee e spunti per vivere la scienza da vicino piuttosto che vederla da lontano. Tra gli argomenti principali ci saranno la fisica e la matematica (concedetemi di mettere in prima fila le mie due principali passioni), ma cercherò comunque di spaziare anche su altre discipline: in questo potrete aiutarmi anche voi lettori grazie ai commenti al blog che cercherò di leggere tutti, cercando di rispondere alle vostre proposte e richieste nei limiti delle mie possibilità.
A questo punto spero, sinceramente, che Science Backstage possa... colpire ancora e alzare quel piccolo sipario dietro cui troppo spesso si nasconde la Scienza.

Buone letture a tutti,
Gianluigi!