
Disegno di Peppe Liberti che mi ritrae mentre, all'epoca, ero impegnato nella cronaca dal vivo della conferenza
Evidentemente ho anche riletto ciascuno dei post, in maniera piuttosto veloce, comunque, e mi sono ricordato dell'entusiasmo provato dall'iniziativa, con il ritrovarsi con Peppe Liberti o il conoscere Annarita Ruberto e Amedeo Balbi e Piero Patteri, e della delusione, quella giunta solo con il passare dei mesi e anni, provata dalla difficoltà nel trasformare in lavoro i contatti ottenuti. Non so e non mi va di approfondire se questo è un effetto della problematica struttura dell'Italia come sistema, ma semplicemente paragonarla a un fiore che, piantato su un terreno fertile, non è sbocciato non per mancanza di cure, ma perché una scarpa lo ha schiacciato.
Considerazioni un po' cupe (in fondo il cielo è grigio, fuori dalla finestra), che portano all'ovvio pensiero chi te l'ha fatto fare?, ad esempio a mettere in piedi un live blogging per cui ti hanno lodato, o a proporre anche dopo la conferenza materiale che ti veniva inviato. La risposta sta in due parole, entusiasmo e speranza. E a queste sto provando ad aggrapparmi, altrimenti non starei recuperando questi post dai più dimenticati.
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