Network Bar

lunedì 12 aprile 2010

Comunicare Fisica 2010: giorno 1 - mattina

E inizia la terza edizione di Comunicare Fisica, il congresso dedicato alla comunicazione e divulgazione della fisica, che riunisce ricercatori, insegnanti e, da quest'anno, blogger, che si occupano della diffusione della fisica.
Per questa edizione è stato invitato anche il sottoscritto, oltre agli amici Peppe Liberti e Annarita Ruberto. Cercherò di tenervi aggiornati, almeno con il programma delle varie giornate. Date in ogni caso un'occhiata anche ai twitter [all'epoca erano due: nota dal 2015!] per eventuali aggiornamenti in corso d'opera, oltre a monitorare questo post per maggiori dettagli.
La sessione mattutina è sul tema Perché Comunicare Scienza, moderata da Franco Luigi Fabbri e Halina Bilokon.
Dopo l'apertura ufficiale dei lavori (con iscrizioni e quant'altro) e il benevnuto ai congressisti, iniziano i contributi per la sessione mattutina:

9:45 - siamo in ritardo. Un po' di sintesi: interventi iniziali sulla divulgazione e sulla comunicazione della fisica, da parte degli sponsor della manifestazione (tra cui l'Università della Calabria).
Prima di lasciarvi agli aggiornamenti la segnalazione di un paio di articoli sulla mobilitazione dei ricercatori di Torino: Repubblica e La Stampa.
9:53- Citazioni dalle prime diapositive di introduzione:
Gli scienziati credono che il grande pubblico debba interessarsi delle ultime scoperte sul genoma umano, sulla localizzazione cerebrale, sullo sviluppo infantile o sulla meccanica quantistica ma non sono in grado di spiegare perché esse dovrebbero interessarlo.
(Richard Rorty)
Attaccati ancora alla concezione che il sapere sia e debba rimanere privilegio di una elite molti studiosi ancora oggi guardano al collega divulgatore quasi come ad un traditore
(Adriano Buzzati Traverso, 1962)
9:30 - Mario Morcellini (della Sapienza): La Comunicazione della conoscenza nella società che cambia
Update dagli appunti a penna: presentazione senza diapositive, a braccio, raccontata con grande carisma, in cui dal semplice esame dei dati statistici dell'ISTAT, del CENSIS e di altri istituiti di statistica, per lo più universitari, racconta del cambiamento della fruizione da parte del pubblico, che sta abbandonando sempre più il mezzo di comunicazione generalista, per tornare anche in mezzi più antichi, come il teatro, i musei e quant'altro.
La fotografia è quindi quella di una società in cambiamento con un'unica invariante, nella società italiana: la politica!
10:10 - Vittorio Silvestrini fondatore di Città della Scienza: Le città della scienza e la conoscenza globalizzata
Update dagli appunti: Fondatore della Citta della Scienza di Milano Napoli, causa tempo tiranno, racconta molto velocemente della struttura, nata nel 1994 con l'acquisto del terreno da parte della Fondazione IDIS, e partita con le prime esposizioni nel 1996. E' lo Science Center più avanzato in Italia (l'unico di questo livello, probabilmente). Sta portando avanti legami con le istituzioni locali e soprattutto con i privati, fornendo loro servizi che consentano di ottenere sponsorizzazioni e quindi fondi.
Tra le iniziative che propongono sono molte: mi interessa citare qui Futuro Remoto, la cui edizione del 2010 è dedicata al futuro delle città Le città del futuro, e la 3 giorni della scuola, iniziativa giunta alla V edizione e dedicata alle scuole.
Tra i progetti del futuro, interessanti sono la realizzazione di un progetto di sostenibilità ambientale ed energetica, e la mostra Corporea dedicata al corpo umano.
10:50 - Coffe break(1)
11:10 - Tommaso Maccacaro (INAF): Scienza è Cultura
11:45 - Maccacaro, partendo dal fatto che gli ambiti culturale (in senso umanistico) e scientifico non si sono mai parlati per buona parte della storia dell'umanità. Da qui molte citazioni di scienziati e lavori scientifici: Newton, Keplero, Galileo, Darwin.
11:50 - Roberto Petronzio: Intervento del Presidente dell'INFN
12:13 - A braccio. Difetto: tendiamo a comunicare le cose quando ormai sono accettate dalla comunità scientifica, e non mentre vengono dibattute. Tutto questo dà l'aspetto di un gruppo di persone, di santoni, che calano la verità e sembra che non ci stanno lavorando. Uno sforzo, dunque, nel portare la ricerca in divenire e quindi la discussione scientifica.
Piccolo rischio. Quando arriva una notizia, il rischio è che venga digerita come una notizia di cronaca. Esempio, il bosone di Higgs che, se verrà scoperto, farà notizia quel giorno e poi dopo un paio di giorni dopo non se ne parla più.
12:24 - La comunicazione è una sfida difficile.
Interventi: emerge la necessità di raccontare la fisica sia attraverso una discussione della ricerca mentre viene fatta, sia di raccontare la storia della fisica attraverso iniziative culturali collaterali (teatro, musica, cinema, ...). Quest'ultimo punto sembra aver avuto poca presa sui congressisti, per la maggior parte ricercatori, preoccupati di raccontare la scienza.
Considerazioni personali: è sicuramente necessario raccontare la ricerca mentre viene fatta e discussa, senza utilizzare i toni del gossip, per creare però un pubblico serio e interessato. La ricerca in divenire, raccontata su twitter, è importante proprio per il traffico, per attirare lettori e curiosi, che poi se interessati andranno ad approfondire la scienza che resta per sempre, che nessuno può cancellare. In questo senso una delle idee che dalla lettura di Alla scoperta dei Premi Nobel: Rita Levi-Montalcini di Lilia Alberghina e Piera Levi-Montalcini e uno degli interventi mi suggerisce che potrebbe essere interessante utilizzare un glossario fisico e scientifico in generale. Vedremo, comunque, come si evolveranno le cose. Nel frattempo è iniziata la presentazione successiva (speriamo che non parlerà dell'Albo!)
12:20 - Enzo De Sanctis (SIF): Il ruolo della SIF nella divulgazione della fisica
12:50 - Apertura della esposizione di poster ed exhibit

(1) Ovviamente non chiederete chi sia Coffe break, né a quale istituto appartenga, né quale sia il suo intervento!

Nessun commento:

Posta un commento