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giovedì 15 aprile 2010

ComunicareFisica 2010: giorno 4

Quarto giorno della terza edizione di Comunicare Fisica, il congresso dedicato alla comunicazione e divulgazione della fisica, che riunisce ricercatori, insegnanti e, da quest'anno, blogger, che si occupano della diffusione della fisica.
La giornata è piena e intensa, dedicata alle Esperienze sul campo e moderata da Settimio Mobilio. La parte interessante è nel pomeriggio, con due eventi pubblici (ovvero due eventi aperti anche ai non iscritti alla conferenza): alle 17 La Fisica in barca, esperienza di navigazione (non su internet!) con Patrizio Roversi e Paola Catapano; alle 18:40, poi, la rappresentazione teatrale In treno con Albert di Eduardo Erba per la regia di Imogen Kusch e con Mirko Soldano, Silvia Mazzotta, Beniamino Zannoni, Philp Sutton.
8:40 - Davide Bennato (Università di Catania) La comunicazione scientifica: canoni personaggi e modi
Update: Perché comunicare la scienza? Per conoscere (diffondere la conoscenza in senzo stretto), influenzare (influenzare le scelte politiche e sociali), vendere (vendere la scienza e sviluppare il mercato: lo stesso conferenziere ammette che sia una forzatura, necessaria però).
Interessante lo studio sui modelli di comunicazione: esamina l'ideologia della scienza, quella del pubblico, lo stile della comunicazione, il medium di riferimento, e chi sono i comunicatori. Fissate queste variabili, vediamo i modelli:
1) Modello positivista:
Modello classico e tradizionale. In questo caso la scienza viene concepita come strumento del sapere. Il pubblico è un insieme di persone da educare. Lo stile è quello argomentativo, anche piuttosto forte. Quindi il mezzo di diffusione per eccellenza è il libro in forma di saggio. La comunità dei comunicatori o sono scienziati o sono vicini alla comunità scientifica. Punti di riferimento di questo modello sono Piero Angela e Roberto Vacca.
2) Modello sistemico:
Modello più recente in cui la scienza viene considerata come un modo per risolvere problemi (in stile popperiano). Questo tipo di comunicatori sono anche attenti a descrivere le conseguenze sociali della scienza. Il pubblico è considerato come un gruppo di persone da coinvolgere. La comunicazione diventa una analisi del problema, e i mezzi privilegiati sono radio e televisione e la comunità di riferimento è quella dei giornalisti.
Riferimenti di questo modello sono Mario Tozzi e Piergiorgio Odifreddi.
3) Modello postmoderno:
La scienza è considerata una wunderkammer, una camera delle meraviglie. In questo caso la comunicazione è più legata all'aneddoto e quindi il modo migliore per comunicare con il pubblico è stupirlo. Lo stile comunicativo è utilizzando l'immaginazione (La fisica dei supereroi, ad esempio). Quindi i mezzi sono televisione e cinema. La comunità di riferimento sono quindi giornalisti e scrittori (o artisti).
Modello di riferimento resta Tozzi con l'aggiunta del Trio Medusa ne La Gaia Scienza.
9:20 - Stefano Oss (Università di Trento): Fisica in volo
Update: conferenziere assente, presentazione cancellata!
9:40 - Giulia Iafrate (Osservatorio di Trieste): EuroVO AIDA/WP5: didattica dell'astronomia attraverso l'Osservatorio virtuale europeo
Update: L'IVOA nasce come esigenza di collegare i ricercatori del campo astrofisico e consentire di diffondere i dati raccolti da ogni gruppo. Euro-VO è la branca europea dell'IVOA, in particolare il progetto AIDA, suddiviso in pacchetti. Il pacchetto rivolto alla diffusione dei dati verso le scuole e gli studenti (pubblico non-astronomo) è detto WP5 sotto la spinta dell'Unione Europea.
A tal fine sono stati sviluppati software astronomici multipiattaforma: Aladin, Stellarium, VOSpec, SimPlay. E' anche possibile scaricare o avviare i programmi (come negli ultimi due casi, in pratica applet java) passando dal sito ufficiale: EuroVO Aida/WP5.
10:00 - Margherita Carcò (Liceo scientifico Follador, Agordo): Il cielo come laboratorio. Progetto educativo per le scuole superiori.
Update: Un bel progetto che coinvolge gli studenti in osservazioni del cielo con strumenti avanzati. Durante lo stage è stata anche osservata una supernova!
Diventa un modo nuovo e coinvolgente per comunicare, insegnare la scienza e avvicinare studenti e insegnanti al mondo della ricerca.
10:15 - Coffe break
10:35 - Enrico Bernieri (INFN): Comunicare attraverso un oculare
Update:
Già tutte le cose son poste in dubbio, tanto che non sapemo se il parlare è parlare
(Tommaso Campanella)
10:50 - Francesco De Sabata (Università di Udine): MAGIC una finestra sull'Universo
Update: All'interno del progetto, del 2008, sono stati organizzati 4 incontri tutti con filo conduttore il telescopio MAGIC (It's a kind of MAGIC!). Coinvolti studenti e insegnanti. Dal progetto è stata realizzata un'analisi statistica sui presenti attraverso un test, con domande non banali, evitando gli aspetti matematici (20 domande). Credito formativo per gli studenti con 3/4 di conferenze seguite. In percentuale le risposte corrette sono nelle classi V, mentre le migliori risposte sono venute da 3 studenti di III e 2 di IV. Per vedere le possibili contaminazioni dall'esterno con un'analisi on/off, confrontando i 125 studenti accreditati con 61 studenti del trienni di una scuola differente.
Dalle conclusioni si evince che il progetto sia stato nel complesso efficace ed eventualmente da ripetere.
Nel 2009 poi alcune conferenze su LHC, informazione quantistica e altri argomenti. Per quest'anno una coda all'anno astronomico, con seminari mirati. De Sabata, giustamente, ringrazia i colleghi professori.
11:05 - Luciana De Rose (Università della Calabria): (In)Genius aquae. Comunicare la fisica attraverso la storia antica
11:25 - Carlo Cosmelli (Università di Roma 1): Trasmettere i principi della fisica ai non fisici
Update: Interessantissimo seminario sulla comunicazione scientifica in cui Cosmelli lancia un bell'input che magari approfondirò sulla assurda news del cervello a la coque rilanciata da uno dei più seguiti blog italiani, ripresa da uno dei giornali nazionali, criticatissimi su quello stesso blog. Come nota di curiosità è la risposta del sito al gruppo di fisici che hanno rilevato al sito l'erroneità della notizia: non essendo un blog giornalistico, non era tenuto ad alcuna smentita!
11:45 - Aldo Altamore (Università Roma 3): La comunicazione efficace della fisica nel prossimo futuro
12:05 - Silvio Mercadante (università di Torino): Fisici da spiaggia
Update: partendo dalla sua esperienza di Mercadante come istruttore subacqueo, dove spiega di principi di fisica nelle immersioni.
Lo spirito è quello di raccontare i principi che governano l'ambiente ostile con cui si interagisce. In questa occasione una lezione riadattata sulla legge di Henry sulla saturazione.
12:20 - Stefano Bagnasco (Università di Torino): Il progetto 'Indagare la scienza per capire i misteri (e viceversa)': prime esperienze
Update: e arriva il prof. Sentimento Cuorcontento! Propone una presentazione sulla mostra prossima ventura Indagare i mysteri per capire la scienza (e viceversa).
Il filo rosso della conferenza è il concetto del prendere tre piccioni con una fava! L'applicazione del concetto è spiegato con l'astrologia.
Essa non funziona per i motivi noti, ma per altri. Ovvero dobbiamo cercare di capire, descrivendo e progettando un esperimento opportuno per verificare l'efficacia dell'astrologia. Tra l'altro, agli inizi degli anni Ottanta un fisico su Nature ha realizzato un esperimento del genere!
Quindi si spiega l'astrologia, si spiegano i principi fisici, e soprattutto si spiega come funziona la scienza (i tre piccioni di prima!).
Altri esempi fatti sono la mummificazione di un uovo (per imposizione delle mani!) e il veggente con pendolino.
In conclusione di presentazione alcune immagini dalle edizioni precedenti della mostra.
12:40 - Sessione IBlog: Amedeo Balbi (INFN) presenta Keplero
[Pausa pranzo: se la memoria non mi inganna, invece di andare alla mensa, Amedeo portò Peppe e il sottoscritto a una rosticceria di Frascati per mangiare un pezzo di pizza al trancio! - il me stesso del 16 settembre 2015]
Dopo la pausa pranzo i lavori riprendono nel pomeriggio:
14:15 - Stefano Bianco (INFN): La libera diffusione della scienza nell'era dell'LHC: l'INFN e l'Open Access
Update: racconto sull'Open Access, su cui si basa, ad esempio, PlosOne.
14:35 - Tavola rotonda con Fernando Ferroni (CSN1), Romeo Bassoli (INFN), Paola Catapano (CERN), Maria Curatolo (Atlas), Marcella Diemoz (CMS), Umberto Marconi (LHCb), Marco Monteno (ALICE) sul tema L'outreach dell'LHC in Italia
Inizia Maria Curatolo con la descrizione del sito di Atlas. Enfatizzato il ruolo del blog, del canale youtube e del twitter. Navigazione nel sito, dove vengono mostrati anche i progetti ricreativi (giochini elettronici per bambini).
Arriva Marcella Diemoz di CMS Italia. Una persona, con l'aggiunta di altre 4, tiene in piedi il sito che riunisce una sezione divulgativa, news e comunicati stampa provenienti anche dal CMS, e anche in questo caso un blog.
Scatta la discussione su chi deve e come deve dedicarsi alla divulgazione: un anticipo della sfida che seguirà? Emerge la necessità di avere una figura centrale che debba dirigere il progetto, forse presa dal mondo esterno. E intanto gli statunitensi lasciano i blog ai dottorandi!
E' il turno di Umberto Marconi, che ci mostra il sito di LHCb, realizzato e gestito dai ricercatori più giovani del gruppo, anche con la spinta di poter utilizzare questo lavoro come curriculum. Marconi è disposto a raccogliere per l'obiettivo di divulgazione giovani laureandi, dottorandi, ricercatori per tale obiettivo.
Presenta le attività di ALICE Marco Monteno che, con una presentazione classica, presenta proposte museali, scienza in piazza, attività didattiche e quant'altro.
Entra nell'arena Paola Catapano dell'ufficio stampa del CERN: un'altra presentazione professionale, con termini professionali, incentrata sulla ripartenza dell'LHC. Dal momento precedente all'evento a 7TeV pubblicazione quotidiana di video news. Uso anche di animazioni (fatte bene e che costano anche tanto). Realizzazione di una struttura apposita: infrastrutture audiovisive, con 6 postazioni dotate di telecamere e produzione contemporanea di webcast e televisiva in streaming. Costo strepitoso che non ha speso il CERN, grazie a partner privati, che hanno regalato le infrastrutture. Video proiezione in Giappone, visto che lì erano i due responsabili dei laboratori.
La sola giornata del 30 marzo: 296468 visite da 158 paesi; tra settembre 2009 e marzo 2010 1600000 persone accedono al sito.
C'erano durante il 7Tev event, 231 organizzazioni scientifiche a ritrasmettere il webcast. In generale una serie di numeri da almeno 3 cifre per i contatti e i download dei video.
Per il futuro: solo in caso di primi dati di fisica, ci saranno altri sforzi di questo livello. Romeo Bassoli mostra il sito ufficiale LHC Italia e le statistiche legate ad esso.
Giunge il tempo di alcune domande. Provo a tratteggiarle in maniera precisa:
Tommaso Dorigo: perché non ho sentito la parola blog? Di fatto lo è.
Romeo Bassoli: ormai la differenza tra blog e siti istituzionali è sottile e nulla
Domanda: in assenza della scoperta di Higgs, ci potrebbe essere un lungo periodo senza eventi particolarmente importanti. Avete preventivato qualcosa del genere? Come pensate di mantenere la tensione mediatica?
Romeo Bassoli: Ci abbiamo pensato. Già il diario di quello che succede sia affascinante. Abbiamo spazio di tempo e ambizioni limitate, e anche un pubblico limitato. Non abbiamo l'ambizione di raggiungere grandissimi numeri: giornalisti, appassionati e mi fermo lì.
Interessante l'affermazione di Paola Catapano: su youtube una serie di video sulle nuove tecnologie arrivate grazie al CERN e all'LHC.
Un po' di spunti alla discussione:
Accesso alle facoltà scientifiche: se facciamo le cose per bene, diventa un volano per le iscrizioni.
In realtà gli intervenuti ritengono che il problema sia di cultura scientifica.
Per quel che riguarda l'Italia abbiamo pochi contenuti. Si potrebbe partire dal doppiaggio del materiale esistente
(Manuela Cirilli)
Domanda trattata con sufficienza dal moderatore!
Si svia dal problema dei precari (risollevato da Tommaso Dorigo) e si punta l'attenzione sul rapporto con le scuole, che secondo i responsabili dei gruppi sono abbastanza continui. Esempi di visite scolastiche alle sedi dei gruppi (romane!), come rapporto con le scuole.
E domani? Sicuramente non ci saranno giornalisti!
16:05 - Coffe break
16:20 - Marco Giliberti (Università di Milano): La percezione della fisica negli studenti di scuola superiore: indagine statistica collegata allo spettacolo teatrale "Tracce"
Update: tutto nasce nel 2004 quando iniziano a fare spettacoli di fisica, a causa della crisi del rapporto tra scienza e società. Da questa esigenza primaria a Milano nasce il laboratorio Scienza a teatro che cercasse di cambiare innanzitutto la percezione della scienza da parte degli studenti delle scuole superiori. Il modus operandi diventa il teatro scientifico, in cui si vuole mettere su palcoscenico, come protagonista, la fisica. Altro problema che non vogliono fare è la divulgazione: utilizzando il linguaggio del teatro, si vuole diffondere anche il linguaggio proprio della disciplina. Sunto dell'attività: 3 spettacoli e 1/2 e 260 rappresentazioni.
Degli spettacoli realizzati, il grandissimo Giliberti ci parla di Tracce, spettacolo realizzato per i ragazzi delle superiori e dei primi anni dell'università.
Come ho già scritto in occasione di Luce dalle stelle, anche questo spettacolo è costituito da esperimenti fatti sul palco. A questo punto, vista la difficoltà dello spettacolo, è stata fatta un'indagine statistica sul pubblico attraverso un questionario di 25 domande, precedente allo spettacolo e un'altro, sempre di 25 domande, dopo lo spettacolo con un pezzo preso dal primo questionario e un pezzo legato direttamente allo spettacolo.
Raccolti 927 questionari prima dello spettacolo e 543 dopo. I dati indicano sostanzialmente una stabilità tra i risultati pre e post spettacolo. In generale non ci sono differenze di genere, a parte la difficoltà (molte di più le femmine), mentre il fascino della fisica diminuisce con l'aumento del grado di scolarizzazione. Inoltre sembra che la fisica sia più una disciplina legata alla pratica e non alla cultura in generale.
Conclusioni: l'immagine della fisica, tra i giovani, quindi è positiva, ma ci stiamo perdendo la scuola perché gli effetti della scuola sembrano negativi.
Sito: Lo spettacolo della fisica.
16:40 - Marina Carpineti (Università di Milano): Luce dalle stelle. Fisica a teatro per riflettere sulla comunicazione della fisica
Update: direi che fate prima a leggervi la mia recensione. Dal vivio l'esperimento della diffusione della luce. I fisici scopriranno (o hanno scoperto) l'errore (se lo metteranno)?

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