Ha fatto notizia, alcuni anni fa, la scoperta che l'universo sta ancora accelerando, e la sua accelerazione anziché diminuire, aumenta. Come è possibile? Gli effetti del Big Bang, l'esplosione che avrebbe generato il nostro universo, non dovrebbero essere abbastanza forti da aumentare l'accelerazione, che anzi dovrebbe andare diminuendo. Eppure tale ovvietà viene puntualmente disattesa dal nostro universo.
L'ipotesi principale, confermata dai dati sulla velocità di rotazione delle galassie più vicine, è che nell'universo ci sia più massa e più energia di quelle visibili.
Tutti sappiamo che l'universo è costituito da stelle, pianeti e altri corpi celesti vaganti di dimensioni più o meno grandi: tutti questi corpi sono visibili e direttamente osservabili. L'universo, però, è costituito anche di altro tipo di massa, come i buchi neri, gigantesche singolarità dalle quali neanche la luce è in grado di fuggire, o le particelle generate dalla morte delle stelle (quelle che costituiscono i raggi cosmici). In tutto questo l'universo è quindi permeato di massa e di energia rilevabili solo con strumentazioni sofisticate, ma che comunque ne determinano la massa e l'energia totali. L'annuncio che l'universo sta ancora accelerando con accelerazione in aumento aveva ed ha un'implicazione molto maggiore rispetto a quello che dicono le parole: in realtà, come detto, l'universo è permeato di massa ed energia maggiori e non visibili e proprio perché non visibili, tale massa e tale energiasono dette oscure. La scoperta, però, più importante è che, nell'universo attuale, l'energia oscura è circa il 70% di tutto l'universo, mentre il restante 30% è quasi totalmente costituito dalla massa oscura. Solo una piccolissima percentuale (meno dell'1%, se non ricordo male i dati del prof. Masiero alla scuola di dottorato di Otranto del 2002) dell'universo è data dalla massa usuale.
Molte le ipotesi su chi e cosa costituisca massa ed energia oscure: una delle principali candidatte è la WIMP, una delle tante ipotetiche particelle di cui è costellata la storia attuale della fisica delle particelle moderna. Soprattutto tali ricerche costituiscono un ponte forte tra lo studio dell'universo attraverso i satelliti (è grazie ai loro dati che sappiamo che nell'universo c'è massa ed energia oscure) e lo studio attraverso gli acceleratori: è infatti in acceleratori come quelli costruiti al CERN o al Fermilab che si potrà sperare di risolvere questo... mistero misterioso dell'universo.
E molti altri ancora!
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sabato 21 febbraio 2009
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